Tv pirata: le prime denunce in Italia


Indagine della Guardia di Finanza sui clienti dei siti che offrono in maniera illegale i contenuti degli altri. Si rischia fino a 8 anni di galera.
Non resisti alla tentazione di guardare una partita, un film o una serie che non vengono trasmessi in chiaro e scegli di abbonarti ad una tv pirata? Si sapeva che avresti rischiato grosso. E la riprova è appena arrivata con le prime denunce in Italia.
La Guardia di Finanza, dopo aver lanciato il tipico messaggio «uomo avvisato, mezzo salvato», ha messo mani all’opera e ha individuato oltre 200 persone incollati ad uno schermo vietato: non avevano i presupposti per guardare quello che stavano guardando. Ora rischiano fino a 8 anni di carcere e una multa di 25mila euro.
Come avviene questo furbesco meccanismo? La distribuzione illegale di contenuti multimediali si mette in opera quando qualcuno prende il segnale (legale) da una televisione o da un altro provider su Internet (Mediaset Premium, Sky, Dazn, ma anche televisioni estere come la Bbc, Espn, ecc.) e lo rimbalza sul proprio sito per consentire agli utenti di fruire di quel contenuto. Previa chiusura di mille finestre di pubblicità (alcune delle quali non adatte ai minori). Alcuni di questi «guardoni» si abbonano al servizio in modo da vedere la fase finale della Champions League piuttosto che il film appena uscito al cinema a prezzi stracciati.
Ora in Italia è arrivata la mannaia della Guardia di Finanza, dopo qualche mese di indagini. Le Fiamme Gialle hanno individuato un bel po’ di clienti e ne stanno identificando altri. Ma il loro lavoro non è finito: vogliono arrivare a chi materialmente trasmette il segnale pirata.
Non si tratta di qualche improvvisato che «tira un cavo» e trasmette il segnale in modo illegale ai suoi utenti. Qui c’è di mezzo, secondo gli inquirenti, un’organizzazione piuttosto articolata, fatta da decine di «ripetitori» e di centinaia di clienti. I quali, pur di vedere cosa combina la sua squadra del cuore, non sanno di consegnare senza troppi complimenti i propri dati sensibili, compresi quelli bancari, a degli emeriti sconosciuti. Nemmeno la rovesciata di Cristiano Ronaldo vale così tanto.