L’osservatorio di Oxford Economics ha registrato l’impatto dell’epidemia su consumi, viaggi e turismo.
Il costo finale dell’epidemia di coronavirus può andare da 400 miliardi di dollari (pari allo 0,5% del Pil mondiale) fino a 1.100 miliardi (ovvero 1000 miliardi di euro, l’1,3% del Pil) in caso di pandemia globale. Sono gli scenari disegnati dall’osservatorio di Oxford Economics, come riporta una nota stampa dell’Adnkronos. Si tratta dell’impatto del coronavirus sui consumi, sui viaggi e sul turismo che, inevitabilmente, produrrà una serie di effetti a catena sui mercati finanziari e sugli investimenti.
Nel caso di contagio limitato all’Asia e a al primo semestre 2020 dopo una brusca caduta iniziale, entro la fine del 2021 il Pil mondiale dovrebbe recuperare i livelli previsti con impatti sulla produzione concentrati in Asia. Nello scenario globale, le economie del G7 mostrano notevoli impatti negativi, con recessioni tecniche negli Stati Uniti e nella zona euro già nel primo semestre 2020.
L’osservatorio ricorda come l’epidemia di coronavirus ha già avuto un significativo effetto portando a ridurre le previsioni del PIL 2020 al +5,4% dal +6% iniziali. In entrambi i casi, comunque, rassicura Oxford Economics, “la ripresa sarebbe rapida, con la pandemia che infligge uno choc acuto ma breve all’economia mondiale”.