Governo: contatti tra Renzi e Forza Italia


Delegazioni dei due partiti si sarebbero incontrate in segreto al Senato. In vista, una battaglia comune contro prescrizione e reddito di cittadinanza.
Forse per qualcuno (per più di uno) non sarà una sorpresa. Ma di certo non farà piacere né al presidente del Consiglio Giuseppe Conte né tantomeno al segretario del Pd Nicola Zingaretti sapere che Matteo Renzi ha mandato l’altro ieri una sua delegazione a prendere un caffè con i vertici di Forza Italia in Parlamento. Ovviamente, il caffè è metaforico, perché l’oggetto dell’incontro era ben diverso da una pausa relax. Lo scopo di quella «chiacchierata» in una stanza del Senato era aprire un canale di comunicazione permanente tra Italia Viva e gli uomini di Silvio Berlusconi. Un asse che consenta di dare battaglia nelle Camere su alcuni temi cari ad entrambi, prescrizione e abolizione del reddito di cittadinanza in primis.
Naturalmente, nessuno ammette di aver parlato con chicchessia: la consegna è che i contatti tra renziani e berlusconiani restino nel più assoluto riserbo. Indiscrezioni di cui parla questa mattina il quotidiano La Repubblica dicono che in quella stanza di Palazzo Madama ci fossero da una parte le due capigruppo di Forza Italia al Senato e alla Camera, cioè Anna Maria Bernini e Maria Stella Gelmini, insieme al fedelissimo avvocato dell’ex Cavaliere, Niccolò Ghedini. E che dall’altra parte del tavolo sedessero due pesi massimi di Italia Viva come Davide Faraone e Maria Elena Boschi. Ma qualcuno si spinge ad assicurare che all’incontro abbia partecipato lo stesso Matteo Renzi in persona. Il quale, sempre secondo le stesse indiscrezioni, si sarebbe sentito prima al telefono con Berlusconi.
Che cosa si saranno mai detti? Sicuramente, ci sarà stato un confronto per agire insieme contro alcuni temi che non vogliono far passare al Governo, a partire dalla riforma della giustizia e dal reddito di cittadinanza. Ma è probabile che si sia andato oltre e che sia iniziato tra di loro uno scambio di idee nell’ottica di spodestare l’attuale Governo per farne un altro senza andare al voto. Ipotesi sulla quale Italia Viva ha un certo peso, visto che senza il partito di Renzi la maggioranza non ha i numeri al Senato per muovere un solo dito.
Sul tavolo, oltre a quei temi, ci sarebbero almeno altri due: mettere in cantiere un grande piano per le infrastrutture e abbandonare la legge elettorale con il proporzionale e lo sbarramento al 5%.
Queste le premesse con cui settimana prossima si arriverà ad un momento che potrebbe essere cruciale per il futuro di Conte a Palazzo Chigi. Mentre i vertici forzisti andranno avanti a valutare quanto si sono detti con i renziani, il leader di Italia Viva si vedrà con il presidente del Consiglio per venirne a una: Renzi sarà chiamato a dire cos’è che vuole, se affondare l’attuale maggioranza o fare delle proposte accettabili da Pd e Movimento 5 Stelle. Se ripetere il colpo di scena del 2014, quando disse al compagno di partito Enrico Letta di farsi in là e di lasciargli la poltrona di premier, oppure trovare un punto di incontro per evitare una nuova crisi.