Bonus bebè 2020 anche senza Isee


Per la prima volta l’Inps riconosce il diritto all’assegno in misura minima senza la dichiarazione in corso di validità. Poi pagherebbe la differenza.
L’Inps non vuole che chi ha un figlio possa rischiare di perdere un solo euro del bonus bebè. Questo, almeno, è quanto si deduce dalla comunicazione con cui l’Istituto ha fatto sapere che per il 2020 si può avere la prestazione anche senza Isee in corso di validità. Si tratta di una novità, visto che negli anni precedenti non esisteva questa possibilità.
In pratica, la legge di Bilancio di quest’anno ha prorogato il cosiddetto bonus bebè, cioè l’assegno di natalità che viene erogato per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020.
L’importo dell’assegno varia a seconda della fascia Isee, con una maggiorazione del 20% in caso di figlio successivo al primo. È necessaria, dunque, la presentazione della dichiarazione che attesta l’indicatore della situazione economica del nucleo familiare.
Tuttavia, l’Inps ha precisato che per l’anno in corso, a differenza di quello che succedeva finora, in assenza di Isee in corso di validità nel momento in cui viene presentata la domanda, si ha diritto comunque all’assegno. Va detto che l’importo sarà ridotto: verrà riconosciuta la misura minima di 80 euro al mese oppure di 96 euro al mese in caso di figlio non primogenito (la maggiorazione del 20% che abbiamo citato prima). In un secondo momento, sarà possibile presentare la dichiarazione Isee: in questo modo, l’Inps riconoscerà la differenza spettante. In altre parole, è come se l’Istituto riconoscesse, comunque, una sorta di anticipo dell’assegno per poi versare il «saldo» quando viene consegnata la dichiarazione.
So una romena c’è lo una bimba de 3 ani so senta lavoro so andata al patronato per vedere che diritto c’è lo perché la bimba e nata in Italia