Coronavirus: proteste di qualche club per lo stop al calcio


L’amministratore delegato dell’Inter perplesso per il rinvio di cinque partite di serie A, tra cui la gara dei nerazzurri contro la Juventus.
Malessere in casa Inter per il rinvio al 13 maggio a causa del coronavirus di alcune partite di serie A in programma per questo fine settimana, tra cui il derby d’Italia tra la squadra nerazzurra e la Juventus a Torino. Per l’amministratore delegato dell’Inter, Giuseppe Marotta, «siamo in un momento delicato in cui ci sono problematiche di salute ed economia e lo sport viene dopo, ma facendo autocritica la cosa poteva essere affrontata prima senza prendere decisioni all’ultimo momento, e questo lo affermo in maniera molto decisa».
Marotta non mette in dubbio che «la prima cosa è la tutela della salute di tutti, questo è il primo obiettivo, poi parlando di calcio cerchiamo di affrontare un criterio univoco. In questo momento – continua il dirigente nerazzurro – sono molto preoccupato perché vedo anche la prossima giornata da gestire ed è difficile alla luce di un calendario pieno di impegni. Chiediamo di convocare un’assemblea quanto prima o un consiglio federale. La Lega ha deciso così, prendiamone atto», conclude Marotta.
Oltre a Juventus-Inter, sono state rinviate altre quattro gare che, come il derby d’Italia, dovevano disputarsi a porte chiuse: Milan-Genoa, Parma-Spal, Sassuolo-Brescia e Udinese-Fiorentina.
Rinviata, inoltre, al 20 maggio la finale di Coppa Italia che doveva disputarsi il 13 maggio.