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Coronavirus: quello italiano non è arrivato dalla Cina?

29 Febbraio 2020 | Autore:
Coronavirus: quello italiano non è arrivato dalla Cina?

Il presidente dei biologi italiani: “Il ceppo isolato al Sacco potrebbe essere domestico, la politica avrebbe preso una cantonata”. Poi precisa: “Un’ipotesi”.

Trattandosi di un caso scoppiato in Cina, definirlo un “giallo” può sembrare una battuta irrispettosa. Ma non c’è un’altra parola per riferirsi alle dichiarazioni del presidente dell’Ordine dei biologi italiani, Vincenzo D’Anna, che lancia un’ipotesi a dir poco spiazzante sull’origine del coronavirus che ha messo l’Italia sottosopra negli ultimi otto giorni.

In una dichiarazione raccolta dal sito Dagospia, D’Anna suggerisce che probabilmente “il nuovo ceppo del virus isolato a Milano è domestico e non ha, cioè, alcunché da spartire con quello cinese proveniente dai pipistrelli. Un virus padano esistente negli animali allevati nelle terre ultra concimate con fanghi industriali”.

D’Anna, a proposito del ceppo virale italiano isolato all’ospedale Sacco di Milano spiega: “I contagi sarebbero due: uno pandemico e l’altro locale. Ci troviamo innanzi a una delle più grandi cantonate che la politica italiana ha preso”.

Il massimo responsabile dei biologi italiani ha tenuto a precisare attraverso il suo staff che si tratta “solo di un’ipotesi. Servono conferme. Se ne potrà parlare solo quando ci saranno risultati di laboratorio. Si tratterebbe nient’altro che di un’ipotesi”, ribadisce D’Anna.



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