Bergoglio manifestava sintomi influenzali, ma il Vaticano parla solo di «lieve indisposizione». Annullati i suoi impegni.
Raffreddore, frequenti attacchi di tosse, qualche linea di febbre. Sintomi manifestati nei giorni scorsi, anche in pubblico, che hanno consigliato allo staff sanitario del Vaticano di sottoporre papa Francesco al tampone del coronavirus. Il risultato è stato negativo: si parla soltanto di una «lieve indisposizione».
Secondo quanto riportato dai collaboratori del Pontefice, «quando mercoledì sera Papa Francesco ha fatto ritorno a Santa Marta dopo una intera giornata trascorsa al vento di tramontana di piazza San Pietro e alla processione dell’Aventino, ha cominciato ad accusare i classici sintomi del raffreddamento: tosse, qualche linea di febbre, ma di gola, brividi. I suoi medici sono immediatamente intervenuti per i controlli del caso. Naturalmente gli è stato fatto anche il tampone per vedere se fosse coronavirus ma l’esito è stato fortunatamente negativo, così il Papa ha continuato la sua attività alleggerendola di parecchio, lasciandosi solo gli incontri mattutini a Santa Marta. Ha dovuto però rinunciare anche alla settimana ad Ariccia, alla casa del Divin Maestro, dove per sette giorni tutta la Curia è in ritiro spirituale».
Bergoglio ha compiuto lo scorso dicembre 83 anni. Il Vaticano e Piazza San Pietro, in questi giorni, offrono un panorama piuttosto inconsueto, desolatamente vuoto e orfano delle folle compatte di turisti proprio a causa dell’emergenza coronavirus.