Coronavirus: sospesa la celebrazione delle Messe


Epidemia Covid-19 in Italia: chiese aperte ma senza Messa. La Cei pensa al divieto assoluto di celebrazioni eucaristiche in tutta Italia.
In ossequio al nuovissimo decreto emanato dal Governo nella notte tra il 7 e l’8 marzo per contrastare l’epidemia di Coronavirus, la Conferenza episcopale italiana emanerà un provvedimento col quale sospenderà ufficialmente la celebrazione delle Sante Messe in tutte le Chiese d’Italia. In pratica, non sarà più possibile recarsi in Chiesa per ascoltare la Messa.
La notizia è stata appena comunicata in diretta su Rai 1 durante il programma Domenica In condotto da Mara Venier: in collegamento telefonico, il Vicario generale di Roma ha confermato che, allineandosi al decreto del Consiglio dei Ministri, la Conferenza episcopale italiana (Cei) sta elaborando un provvedimento che stabilirà il divieto di celebrare le Messe a causa del Coronavirus.
La sospensione delle celebrazioni religiose
Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di questa notte ha stabilito che, su tutto il territorio nazionale, «sono sospese tutte le manifestazioni organizzate, nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico … nei predetti luoghi è sospesa ogni attività».
Se ci poteva essere incertezza sul tenore di questa norma, ora interviene direttamente la Cei, cioè la Conferenza Episcopale Italiana, la quale pare essere pronta a decretare la sospensione, in tutta Italia, della celebrazione delle Sante Messe almeno fino al 3 aprile, al fine di evitare il contagio da Coronavirus nelle chiese. Tanto trapela dalle parole rilasciate in diretta tv su Rai 1 dal Vicario generale di Roma.
Tale misura era già stata adottata per le comunità colpite più duramente dall’epidemia di Covid-19; ora, però, il divieto di dire Messa potrebbe essere esteso a tutta l’Italia.
Le altre funzioni religiose
Per quanto riguarda le altre funzioni religiose (funerali, matrimoni, battesimi, ecc.), il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri vieta ogni tipo di assembramento: pertanto, tali funzioni verranno celebrate, ma rigorosamente alla sola presenza dei diretti interessati.
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