Ricette di cucina artigianali: si tutelano col diritto d’autore


Riconosciuta la tutela del diritto d’autore sulle ricette di cucina, anche se basate su formule tradizionali note al pubblico, purché contengano un minimo di originalità introdotta dall’autore.
Cuoche e massaie gelose delle proprie ricette: non dovete più nascondere il vostro “know-how” in un segreto libro di cucina dietro lo scaffale della libreria. Per la vostra felicità, una recente sentenza ha stabilito che tutte le vostre invenzioni culinarie sono già di per sé tutelate – per loro stessa natura – niente poco di meno che dal copyright.
Le ricette sulla preparazione di alimenti infatti sono protette dal diritto d’autore anche se si basano su formule tradizionali pubblicamente note. L’importante è che l’autore abbia introdotto una minima originalità anche nella semplice narrazione della preparazione.
Lo ha stabilito di recente il Tribunale di Milano [1] in una causa sorta tra un appassionato di salumi, che aveva pubblicato sul proprio sito internet delle ricette da lui stesso elaborate, e l’autrice di un libro di cucina che aveva copiato interamente alcune di esse.
La sentenza è importante poiché il Tribunale ha affermato che nonostante le ricette riprendessero ingredienti e metodi di preparazione tradizionali e pubblicamente noti, l’autore del sito internet aveva svolto un’attività personale di ricerca e selezione delle ricette tradizionali e utilizzato un linguaggio e un’esposizione che avevano arrecato un contributo, pur minimo, di originalità.
A causa di questo minimo apporto personale da parte dell’autore, le ricette pubblicate sul sito erano soggette al diritto d’autore, quindi non avrebbero dovuto essere pubblicate da terzi (nella specie l’autrice del libro) senza il previo consenso dell’autore [2].
Il Tribunale ha quindi ordinato l’immediato ritiro del libro e disposto il risarcimento del danno in favore dell’autore originario delle ricette.
C’è da dire che il diritto d’autore sorge per il solo fatto di aver creato l’opera, senza bisogno che vi sia necessità di registrazioni alla SIAE o di contratti di edizione con una casa editrice. L’unica necessità è quella di dimostrare, in un eventuale contenzioso con usurpatori, l’anteriorità della propria creazione. A riguardo, abbiamo suggerito, in un precedente articolo, alcune tecniche di difesa (leggi l’articolo: “Diritto d’autore: proteggere le proprie opere artistiche dal plagio e dalle violazioni”).
note
[1] Trib. Milano, sent. 10.07.2013 n. 9763.
[2] Art. 12 L. n. 633/1941.
Sono “l’appassionato di salumi” citato nell’articolo, e finalmente posso affermare che Giustizia è fatta. Dopo anni di fumosa giurisprudenza relativa ai diritti d’autore, finalmente una sentenza chiara e definitiva, che certamente rappresenterà un Precedente in caso di disavventure simili alla mia. In questi casi, oltre ad un ottima squadra di Avvocati, è necessario munirsi di una buona dose di determinazione allo scopo di non vedere calpestati i propri diritti. Ma alla fine l’impegno paga.
Sapevate che bere del vino in un bel bicchiere lo rende più buono di quanto sia in realta’? Ce lo svela Focus di questo mese in un articolo che parla dei “rituali del gusto” legati al cibo. Voi che ne pensate?
Lo so che solleverò un vespaio ma… la verità è che:
Nella società moderna non è importante solo conoscere ma anche far conoscere. Il copyright, il diritto d’autore, i brevetti vanno di fatto contro questo principio, vanno contro la diffusione delle notizie e delle tecniche di produzione che potrebbero aiutare molte genti, interi popoli a non morire di famme. Dietro copyright, diritto d’autore e brevetti inoltre si nasconde fin troppo facilmente la più aspra censura e lo schiavismo tecnologico a cui interi popoli sono sottoposti e soggetti. Quindi devono essere abrogati tutti in un colpo solo. senza mezzi termini poiché sono un obbrobrio e vanno persino contro la stessa natura umana: ricordate i neuroni specchio che aiutano ogni essere vivente ad imparare? Senza prima copiare non si impara! E’ la natura umana, prima si copia poi si impara a fare le cose per contro proprio. Quindi abbasso il copyright, abbasso il diritto d’autore, abbasso i brevetti. Viva la libera circolazione di tutte le informazioni in tutte le forme: la libera circolazione delle informazioni fa si che il genere umano possa impegnarsi globalmente a migliorare nel suo insieme e non solo chi detiene i diritti ed i brevetti potrà migliorare. tutti devono poter usufruire e parlare e usare tecniche, tecnologie, ecc. senza dover nulla a nessuno.
Il copyright, i brevetti, il diritto d’autore sono la massima espressione egoistica del cervello umano che sta portando coloro che possono anche a brevettare il dna umano. Di questo passo prima o poi non potrete neppure avere figli se non pagate il diritti di brevetto o di autore a qualcuno. E’ pertanto necessario cancellarli dalla legislazione di ogni stato mondiale.