Coronavirus: il piano di emergenza per professionisti


Misure straordinarie per titolari e dipendenti degli studi: sostegno al reddito, aiuti per il lavoro a distanza, sussidi in caso di positività o isolamento.
Scendono in campo i rappresentanti degli studi professionali per far fronte alle conseguenze dell’emergenza coronavirus e tentare di salvare i posti di lavoro.
Confprofessioni, d’intesa con tutti gli organismi bilaterali del contratto nazionale di categoria (Cadiprof, Ebipro e Fondoprofessioni), hanno elaborato un piano di emergenza a tutela dei professionisti e dei lavoratori del settore, sia per quanto riguarda chi lavora «in trincea», in particolare i medici di medicina generale, sia i consulenti del lavoro, i commercialisti ed altri professionisti. In totale, quasi un milione e mezzo di autonomi distribuiti in più di 100mila studi.
Il piano è preceduto da un’iniezione di 4 milioni di euro decisa qualche giorno fa e gestita da Ebipro, ai quali si aggiungono ora altri 4 milioni distribuiti su diversi fronti: sostegno al reddito, ammortizzatori in deroga, smart working e garanzie Fidiprof su prestiti e finanziamenti.
Ebipro garantisce ulteriori 2 milioni di euro per agevolare il lavoro a distanza: al professionista è garantito per ogni dipendente un contributo di 500 euro finalizzato a facilitare l’avvio dello smart working e all’acquisto dei dispositivi di lavoro da remoto.
Grazie al decreto Cura Italia, inoltre, gli studi professionali con più di cinque dipendenti possono accedere all’assegno ordinario erogato dal Fondo di integrazione salariale. Per quelli che hanno, invece, meno di cinque impiegati è prevista la cassa integrazione in deroga. Gli organismi del settore, però, stanno vagliando una nuova prestazione, che consiste in un contributo speciale complessivo di un milione di euro.
Altri 4 milioni serviranno ad attivare le risorse di sostegno al reddito per chi non avrà diritto agli ammortizzatori sociali previsti dal decreto Cura Italia. Dal canto suo, Fidiprof, società cooperativa di garanzia fidi, ha firmato un accordo con il Gruppo Igea Banca per la definizione di un plafond speciale di 15 milioni di euro per interventi di liquidità.
Sul fronte sanitario, la Cassa di assistenza sanitaria integrativa (Cadiprof) e Gestione professionisti ha integrato le prestazioni del Piano sanitario rivolto ai liberi professionisti con una nuova garanzia per ricovero medico da coronavirus e per isolamento domiciliare. La prestazione scatta sia in caso di positività al virus Covid-19 (500 euro di contributo) sia in caso di isolamento domiciliare. Per i dipendenti degli studi risultati positivi è prevista una diaria, purché venga presentato il referto del tampone.
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