Coronavirus: nuove multe fino a 2.000 euro per chi viola i divieti


In arrivo un nuovo decreto legge per inasprire le sanzioni: per i trasgressori si prevedono multe più pesanti e confisca dei mezzi di trasporto utilizzati.
Il Governo prepara una nuova stretta anti-furbetti: sul tavolo del Consiglio dei ministri, programmato per domani, si prevede l’introduzione di multe salatissime – si prevede che possano arrivare fino a 2.000 euro – per punire quelli che non rispettano le norme che impongono di rimanere a casa salvi i casi di assoluta necessità. Si potrà arrivare fino alla confisca dei mezzi di trasporto se verranno violate le misure varate nelle ultime settimane per fronteggiare il Covid-19.
Lo apprende la nostra agenzia stampa Adnkronos, anticipando le ipotesi alle quali stanno lavorando congiuntamente il ministero dell’Interno e quello della Giustizia. Una linea dura che vede d’accordo anche le forze di maggioranza, che spingono perché si proceda in questa direzione.
Da un paio di giorni, infatti, come avevamo preannunciato sul nostro sito, il Governo pensa a nuove multe per chi viola i divieti. Troppo blande le sanzioni attuali, a partire da quella “base” che prevede un’ammenda di 206 euro per chi si sposta ingiustificatamente e che oltretutto è oblabile, pagando appena 103 euro e cancellando il reato.
Inoltre, l’ammenda, come anche l’arresto fino a 3 mesi, sono sanzioni normate dal Codice penale e questo ne rende lenta e difficoltosa l’applicazione. Ecco perché – spiegano fonti di governo all’Adnkronos – si ragiona sull’introduzione anche di multe, di importo di gran lunga più elevato, così da far desistere chi vuole violare le restrizioni.
C’è anche l’urgente necessità di uniformare su tutto il territorio nazionale le sanzioni amministrative per chi infrange le regole: molti Comuni italiani infatti hanno introdotto, con proprie ordinanze, multe pecuniarie, che spesso arrivano fino a 500 euro, per i trasgressori dei divieti di circolazione e spostamento, ma non è chiaro se esse si sommino a quelle già previste in via generale o operino in alternativa.
Per inasprire le sanzioni e dissuadere comportamenti pericolosi per la salute pubblica, si pensa anche al sequestro dell’autovettura o del motociclo utilizzati per uscire per finalità diverse da motivi di salute, comprovate esigenze lavorative o altre attività indifferibili previste dalle norme. Il sequestro sarebbe finalizzato alla successiva confisca del mezzo, in modo da precludere per sempre ogni possibilità di utilizzare il veicolo.
Nel ventaglio delle ipotesi c’è anche quella di sospendere la patente per 3 mesi. Misure drastiche e che comprimono molto i diritti dei cittadini, ma che in questo momento appaiono necessarie a quasi tutte le forze politiche.
Gli scenari di possibili interventi sono molto ampi e c’è l’assenso anche delle opposizioni: oggi la presidente dei Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha invocato “sanzioni esemplari” per i cittadini “irresponsabili” che disattendono i divieti, penalizzando chi invece rispetta le regole. E questa sera la Meloni, insieme al leader della Lega Matteo Salvini, si recheranno a colloquio dal premier Conte, per apportare idee e proposte sugli interventi da adottare per l’emergenza coronavirus. Molto probabilmente nell’incontro si parlerà anche di questo tema.