Questo sito contribuisce alla audience di
Salute e benessere | Articoli

Quanto tempo deve passare tra un vaccino e l’altro?

28 Marzo 2023 | Autore: Roberta Jerace
Quanto tempo deve passare tra un vaccino e l’altro?

C’è un periodo obbligatorio di attesa prima di ricevere un altro siero? Quali obblighi devono rispettare i viaggiatori?

In Italia sono disponibili numerose vaccinazioni contro le principali malattie che si possono contrarre sia da bambini sia da adulti. In alcuni casi, questo trattamento farmacologico è obbligatorio. Viene spontaneo chiedersi, dunque, visto che i sieri da somministrare sono più di uno, quanto tempo deve passare tra un vaccino e l’altro. E come deve comportarsi chi ha in programma di viaggiare, per lavoro o per turismo, in un Paese che richiede una o più dosi di vaccino.

Lo vediamo di seguito, per fasce d’età secondo il calendario incluso nel Piano nazionale di prevenzione vaccinale (Pnpv) del ministero della Salute.

Vaccinazioni: il tempo di attesa per i bambini da 0 a 6 anni

Il ministero della Salute prevede per i bambini da 0 a 6 anni il seguente calendario vaccinale, che comprende anche quanto tempo deve passare tra un vaccino obbligatorio e l’altro:

  • antidifterica: ciclo di base 3 dosi nel primo anno di vita e richiamo a 6 anni (obbligatoria per i nati dal 2001);
  • antipoliomielite: ciclo di base 3 dosi nel primo anno di vita e richiamo a 6 anni (obbligatoria per i nati dal 2001);
  • antitetanica: ciclo di base 3 dosi nel primo anno di vita e richiamo a 6 anni (obbligatoria per i nati dal 2001);
  • antiepatite virale B: 3 dosi nel primo anno di vita (obbligatoria per i nati dal 2001);
  • antipertosse: ciclo di base 3 dosi nel primo anno di vita e richiamo a 6 anni (obbligatoria per i nati dal 2001);
  • anti Haemophilus influenzae tipo b: 3 dosi nel primo anno di vita (obbligatoria per i nati dal 2001);
  • antimeningococcica B: 3 o 4 dosi nel primo anno di vita, a seconda del mese di somministrazione della prima dose (fortemente raccomandata per i nati a partire dal 2017);
  • antivaricella: 1° dose nel secondo anno di vita e 2° dose a 6 anni (obbligatoria per i nati dal 2017);
  • antimorbillo: 1° dose nel secondo anno di vita e 2° dose a 6 anni (obbligatoria per i nati dal 2001);
  • antiparotite: 1° dose nel secondo anno di vita e 2° dose a 6 anni (obbligatoria per i nati dal 2001);
  • antirosolia: 1° dose nel secondo anno di vita e 2° dose a 6 anni (obbligatoria per i nati dal 2001).

Il Piano nazionale prevede altri due vaccini non obbligatori ma «fortemente raccomandati». Sono:

  • l’antirotavirus: 2 o 3 dosi nel primo anno di vita, a seconda del tipo di vaccino (fortemente raccomandata per i nati a partire dal 2017);
  • l’antipneumococcico: 3 dosi nel primo anno di vita (fortemente raccomandata per i nati a partire dal 2012);
  • l’antimeningococcica C: 1° dose nel secondo anno di vita (fortemente raccomandata per i nati a partire dal 2012).

Vaccinazione: il tempo di attesa per gli adolescenti

Ci sono altre dosi obbligatorie per gi adolescenti. Si tratta, perlopiù, di richiami dei vaccini fatti da bambini. Ecco quali sono:

  • antidifterica: richiamo (obbligatoria per i nati dal 2001);
  • antipoliomielite: richiamo (obbligatoria per i nati dal 2001);
  • antitetanica: richiamo (obbligatoria per i nati dal 2001);
  • antipertosse: richiamo (obbligatoria per i nati dal 2001)
  • anti HPV per le ragazze e i ragazzi (2 dosi nel corso del 12° anno di vita);
  • antimeningococcica tetravalente ACWY135 (1 dose).

Vaccinazione: i tempi di attesa per gli adulti

Non sono obbligatorie ma fortemente raccomandate per gli adulti le seguenti vaccinazioni:

  • antipneumococcica nei 65enni;
  • antizoster nei 65enni;
  • antinfluenzale per tutte le persone oltre i 64 anni.

Si può rimandare un vaccino?

È possibile rimandare la data di un vaccino solo quando sussistono condizioni di malattia da moderata a grave, come ad esempio la presenza di tonsillite, bronchite o gastroenterite.

In casi come questi, è meglio aspettare la guarigione prima di effettuare un nuovo vaccino e in ogni caso attendere il via libera da parte del medico curante o del pediatra.

Tuttavia, condizioni come un semplice raffreddore non rappresentano una controindicazione per la somministrazione di un vaccino; allo stesso modo il ciclo mestruale non è identificabile come uno stato di malattia, perciò i vaccini possono essere fatti regolarmente.

Le vaccinazioni per i viaggiatori

Quando si decide di partire per l’estero è bene che informarsi su quali siano le vaccinazioni consigliate per il Paese di destinazione, senza dimenticare che potrebbero anche essere richieste delle vaccinazioni obbligatorie.

Ad esempio, il Regolamento sanitario internazionale considera obbligatoria la vaccinazione contro la febbre gialla, poiché questa malattia spesso è fatale per le persone non vaccinate.

Esistono numerose altre malattie che possono essere contratte all’estero e altrettanto numerosi vaccini con i quali proteggere la propria salute. Ad esempio:

  • il vaccino anticolerico, indicato per i soggetti a rischio e per gli operatori sanitari;
  • la vaccinazione anti-encefalite giapponese, consigliata per chi si reca in Asia soprattutto nella stagione delle piogge;
  • la vaccinazione contro l’epatite A, da effettuarsi per coloro che non sono immuni e si spostano in Asia, Africa, Medio-Oriente, Centro e Sud-America);
  • l’anti-febbre tifoide, raccomandata per coloro che si recano in varie zone dell’Asia come India o Vietnam);
  • l’antirabbica, consigliata per coloro che intendono intraprendere un viaggio che li metterebbe a contatto diretto con cani, pipistrelli o altri animali selvatici.

In ognuno di questi casi, la prima cosa da fare è rivolgersi al proprio medico curante per organizzare le vaccinazioni 6 o 8 settimane prima della partenza. Sarà, inoltre, necessario valutare anche l’eventualità di controllare le vaccinazioni di base.

Ma attenzione, alcune vaccinazioni come quelle contro l’epatite A o B si somministrano in:

  • due dosi distanziate di sei mesi per la A;
  • tre dosi nell’arco di sei mesi per la B.

Il vaccino contro la rabbia viene somministrato in 3 dosi così distribuite:

  • sette giorni tra la prima e la seconda;
  • 21-28 giorni tra la seconda e la terza.

Il vaccino per la meningo-encefalite da zecca viene somministrato in tre iniezioni intramuscolari:

  • a 4-12 settimane tra la prima e la seconda;
  • a 9-12 mesi tra la seconda e la terza.


Di Roberta Jerace


Sostieni laleggepertutti.it

Non dare per scontata la nostra esistenza. Se puoi accedere gratuitamente a queste informazioni è perché ci sono uomini, non macchine, che lavorano per te ogni giorno. Le recenti crisi hanno tuttavia affossato l’editoria online. Anche noi, con grossi sacrifici, portiamo avanti questo progetto per garantire a tutti un’informazione giuridica indipendente e trasparente. Ti chiediamo un sostegno, una piccola donazione che ci consenta di andare avanti e non chiudere come stanno facendo già numerosi siti. Se ci troverai domani online sarà anche merito tuo.Diventa sostenitore clicca qui

Lascia un commento

Usa il form per discutere sul tema (max 1000 caratteri). Per richiedere una consulenza vai all’apposito modulo.


 


NEWSLETTER

Iscriviti per rimanere sempre informato e aggiornato.

CERCA CODICI ANNOTATI
CERCA SENTENZA