Coronavirus: altri 2 mesi di cassa integrazione


Il Governo prolungherà il trattamento di sostegno al reddito per i lavoratori interessati. Novità per le imprese grazie alla causale speciale Covid-19.
Più tutele per chi finisce in cassa integrazione per la crisi collegata all’emergenza coronavirus. Se oggi i nuovi sussidi hanno una durata di nove settimane, a partire dal 23 febbraio scorso e fino alla fine di luglio, il Governo ora introdurrà nel nuovo decreto in arrivo nei prossimi giorni la possibilità di prolungare l’ammortizzatore sociale per uno o due mesi in più, grazie ad un finanziamento più massiccio (ulteriori 10 miliardi di euro). Si arriverebbe, quindi, a settembre.
Il che significa almeno due cose. La prima, che i quasi 10 milioni di lavoratori coinvolti nel ricorso alla cassa integrazione avranno un sostegno al reddito più ampio. E che il Governo non prevede una ripresa dalla crisi prima della fine dell’estate a causa della sospensione delle attività per contenere i contagi.
Una mano verrà data dalla convenzione firmata l’altra notte dalle parti sociali (sindacati e imprenditori) e dall’Abi, in virtù della quale i soldi ai lavoratori verranno anticipati dalle banche in modo da stringere i tempi sulle integrazioni al reddito. Gli istituti di credito, a loro volta, saranno compensati in un secondo momento dall’Inps.
Inoltre, sarà introdotta la causale speciale «Covid-19» per i datori di lavoro che ricorrono alla cassa integrazione per la sospensione o la riduzione dell’attività. Anche in questo caso, lo scopo è quello di snellire le pratiche a beneficio dei lavoratori interessati.
Rimane l’obbligo di informazione, consultazione ed esame congiunto da effettuare anche in via telematica entro i tre giorni successivi a quello della comunicazione preventiva di trattamento ordinario di integrazione salariale e assegno ordinario.
Il Fondo di integrazione salariale prevedrà l’estensione dell’assegno ordinario anche alle aziende tra 5 e 15 dipendenti e il pagamento diretto della prestazione da parte dell’Inps. Le aziende che hanno in corso un trattamento di integrazione salariale straordinario possono presentare domanda di concessione del trattamento ordinario.
Infine, la causale speciale consentirà di beneficiare della cassa integrazione in deroga anche alle microimprese, inclusi i datori di lavoro agricoli, del terzo settore e gli enti religiosi, previo accordo con i rappresentanti dei lavoratori, per un periodo non superiore alle nove settimane.