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Coronavirus: quarantena raddoppiata in Lombardia

13 Aprile 2020 | Autore:
Coronavirus: quarantena raddoppiata in Lombardia

L’assessore regionale Gallera: per precauzione, l’isolamento di chi risulterà positivo passerà da 14 a 28 giorni.

Chi si trova in questo momento in quarantena in Lombardia perché positivo al Covid-19 oppure chi verrà contagiato d’ora in poi dovrà armarsi di pazienza: il suo periodo di isolamento raddoppierà, dai consueti 14 giorni a 28 giorni. È l’annuncio dato lo scorso fine settimana dall’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera: «Sta uscendo una linea guida che prevede che chi è a casa dal lavoro avrà un certificato dal medico di allungamento della quarantena fino al 3 maggio. I 14 giorni servono per vedere se compaiono i sintomi, ma molte persone poi sono ancora positive, quindi a garanzia di tutti allunghiamo il periodo. L’idea, poi, è di fissarlo a 28 giorni in via definitiva».

Questo significa che chi è già stato trovato positivo al coronavirus non potrà tornare al lavoro prima del 3 maggio, mentre chi lo diventerà sarà costretto a non riprendere l’attività praticamente per un mese.

Dietro questa decisione ci sarebbe il timore che chi è stato contagiato possa ammalarsi di nuovo al termine delle canoniche due settimane di quarantena. Secondo l’Istituto superiore di Sanità, chi è positivo ma non presenta sintomi oppure è guarito dall’infezione deve essere sottoposto a tampone non prima di 7 giorni. Se il tampone è negativo, nessun problema. Se, invece, è ancora positivo, il soggetto dovrà farne uno nuovo dopo altri 7 giorni. Nel momento in cui il test risulta negativo, va ripetuto dopo 24 ore e, se a quel punto l’esito dovesse essere lo stesso, il paziente viene considerato definitivamente guarito.

Secondo Gallera, dopo i 14 giorni di quarantena molte persone sono ancora positive e, quindi, sono una sorta di mina vagante quando escono di casa. Un caso emblematico può essere quello della «Iena» televisiva Alessandro Politi, che dopo 30 giorni dal primo tampone positivo risultava ancora contagiato. Un caso che non sarebbe unico. Ecco perché la Regione Lombardia ha deciso di prolungare la quarantena. Il che potrebbe condizionare la tanto attesa fase 2 che prevede la ripresa di molte attività: c’è chi contava di poter tornare al lavoro domani ma dovrà restare a casa almeno altre 3 settimane.



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