Coronavirus: bonus a chi farà le vacanze in Italia


In arrivo una detrazione fino a 325 euro per chi passerà almeno tre notti in una struttura ricettiva del nostro Paese. Ecco come funziona.
Il Governo vuole che gli italiani continuino a restare a casa durante l’estate. Questa volta non in quarantena, però: quello che l’Esecutivo chiede è che si resti a casa inteso come fare le vacanze in Italia, e non all’estero. Ammesso che a luglio e agosto si riesca a prendere un aereo per raggiungere una destinazione altrove. E per incentivare questa scelta, è in arrivo un bonus da 325 euro destinato a chi sceglierà di trascorrere le ferie in una struttura ricettiva del nostro Paese.
L’idea, come si può facilmente immaginare, è quella di dare una spinta ad alberghi, ristoranti, B&B o agriturismi italiani, messi in ginocchio dall’emergenza coronavirus. Si ipotizza che oltre 20 milioni di turisti stranieri mancheranno quest’anno all’appello, quindi si vuole che siano almeno gli italiani ad aiutare il settore a risollevarsi.
Come per qualsiasi incentivo statale, anche per questo sono necessarie le adeguate coperture. Il che non sarà semplice, ma nemmeno impossibile. L’ipotesi è quella di proporre degli aiuti diretti per l’acquisto di pacchetti vacanza all’interno dei nostri confini nazionali. Non con un assegno o con dei soldi da spendere, ma attraverso un meccanismo basato sulla detrazione fiscale. Per il turista italiano, comporterebbe un beneficio pari a circa 325 euro. Per lo Stato, una spesa tra 1,2 e 1,5 miliardi di euro.
Nello specifico, la bozza prevede una detrazione delle spese sostenute nel 2020 per soggiorni di almeno tre notti presso strutture ricettive italiane. In un primo momento, l’agevolazione riguarderebbe lavoratori dipendenti e professionisti con un reddito complessivo compreso tra 7.500 e 26.000 euro. L’importo del bonus cambierebbe a seconda dei componenti del nucleo familiare, ovvero: massimo 100 euro con nessun componente a carico, 100 euro aggiuntivi per il primo componente, 75 euro per il secondo e 50 euro per il terzo. Per una famiglia di 4 persone, quindi, la detrazione arriverebbe ad un tetto di 325 euro. Per accelerare i tempi, i dipendenti potrebbero chiedere che la detrazione venga applicata dal sostituto d’imposta già nel mese successivo alla presentazione della richiesta.
Restano diversi dubbi da risolvere, uno su tutti sapere se saranno garantite le condizioni di sicurezza da un punto di vista sanitario e se, quindi, è il caso di prenotare le vacanze fin da subito oppure di aspettare che tutto il quadro sia più chiaro. Gli addetti del settore turistico chiedono di fare in fretta.