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Il Coronavirus si sta spegnendo da solo

22 Aprile 2020 | Autore:
Il Coronavirus si sta spegnendo da solo

Un noto immunologo italiano è ottimista: il Covid-19, anche grazie al lockdown, sta perdendo forza di propagazione e si esaurirà. Decisive le prossime due settimane.

Negli ultimi giorni, la curva dei contagi fortunatamente si sta riducendo nel suo complesso, mentre aumentano le voci degli scienziati che ritengono che il coronavirus abbia un ciclo di vita destinato a esaurirsi.

Dopo il premio Nobel francese Luc Montagnier, secondo il quale se il virus è manipolato si distruggerà da solo, oggi prende la parola un altro esperto, l’immunologo Francesco Le Foche, primario di Immuno-Infettivologia al Policlinico Umberto I di Roma: “Questo virus, come gli altri coronavirus che abbiamo già conosciuto in passato, tende a spegnersi da solo“, ha detto a Rai Radio2 durante il format ‘I Lunatici’.

Stavolta, il fenomeno non è collegato alla creazione in laboratorio e, dunque, alla possibile provenienza artificiale del Covid-19: l’opinione dell’esperto di oggi – le cui dichiarazioni sono riportate anche dalla nostra agenzia stampa Adnkronos – riguarda, infatti, un coronavirus di pura origine naturale.

“È così”, assicura l’esperto, e spiega: “È risaputo nell’ambito scientifico che i coronavirus tendono a dare delle pandemie e poi piano piano tendono a spegnersi. Soprattutto quando c’è una riduzione della loro entropia sociale. Grazie al lockdown questo virus non potendo contagiare le persone che sono chiuse in casa piano piano non ha più la carica di diffondersi e quindi tende ad autospegnersi, a vivere una sorta di morte programmata”.

Quindi, l’immunologo ritiene che il coronavirus abbia perso forza anche grazie alle misure di contenimento e restrizioni adottate durante la Fase 1 dell’epidemia. Quanto ai tempi per arrivare alla sua estinzione, il professor Le Foche risponde così: “Speriamo che questo avvenga rapidamente e sembrerebbe che i primi caldi possano essere d’aiuto”.

Però, non siamo ancora in grado di formulare previsioni certe sulla tempistica: “Adesso non possiamo dirlo con certezza, il lockdown ci impedisce di dirlo con certezza, certo il contagio si è ridotto molto e piano piano questo virus perderà di forza. Lo vedremo meglio con i primi caldi quando ci sarà anche una riduzione delle goccioline che si essiccheranno e quindi avranno meno possibilità di passare da una persona all’altra”.

In ogni caso, la cosa più importante è la tendenza allo spegnimento: “Questo virus – sottolinea l’immunologo – non avrà più la forza che aveva, quella che ci ha messo in crisi, quella che ha portato tante persone contemporaneamente in ospedale con l’esigenza di essere trattate con una terapia intensiva”.

Sulla Fase 2, Le Foche sostiene che “un ritorno alla vita più o meno normale non è da considerarsi così lontano. Dobbiamo attendere le prossime due settimane, se le cose continuano in questo modo entro le prime due settimane di maggio potremo uscire e riorganizzare la nostra società. Se questo virus si comporterà come dovrebbe e come la storia dei coronavirus ci fa pensare potremmo tornare alla nostra vita sociale. Non credo che dovremmo restringere molto la nostra libertà e la nostra autonomia sociale”.

Per ottenere la vittoria definitiva c’è ancora da aspettare. “Per liberarci completamente dal virus dovremmo avere un vaccino“, sostiene l’esperto, e qui “il problema di questo vaccino è che non sappiamo se produrrà degli anticorpi immunizzanti o meno”. Per questo Le Foche ritiene “che ad oggi noi dovremmo puntare su altre cose: le terapie immediate e la medicina sul territorio. Non credo sia così indispensabile tra un anno o un anno e mezzo questo vaccino. Poi, qualora ci fosse questa opportunità, ben venga”.

In conclusione, Le Foche riassume così la sua tesi: “Solo le vaccinazioni riescono a far scomparire del tutto i virus dalla faccia della terra. Però se questo virus si comporta come la sars è destinato a scomparire. Essendo questo un coronavirus per l’80% identico a quello della sars dovrebbe aver avuto una fase pandemica che adesso si sta spegnendo. Sono ottimista e il mio ottimismo è basato sulla scienza”.



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