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Coronavirus: a cosa servirà l’autocertificazione

29 Aprile 2020 | Autore:
Coronavirus: a cosa servirà l’autocertificazione

Il modello in arrivo sarà necessario anche per gli spostamenti all’interno della propria regione. Ecco i casi in cui occorre portarla con sé.

Avere la possibilità di muoversi all’interno della propria regione dal 4 maggio non significa non dover portare con sé l’autocertificazione. Anche nella fase 2 dell’emergenza coronavirus sarà necessario compilare ed avere sempre in tasca il documento in cui si dichiara perché si esce di casa e dove si è diretti.

Il modulo viene messo a punto in questi giorni al ministero dell’Interno ed entrerà in vigore da lunedì. Di nuovo, rispetto a quella attualmente in circolazione, ci saranno i motivi per cui è consentito allontanarsi dalla propria abitazione. Segue, dunque, di pari passo le novità contenute nel Dpcm che Giuseppe Conte ha già presentato al Paese ma che deve ancora firmare entro il fine settimana.

L’autocertificazione servirà, dunque, a dichiarare che si sta andando a far visita ai propri congiunti, motivo che viene incluso tra quelli considerati «di necessità». Occorrerà, dunque, riportare sul documento che si sta andando a trovare i figli, anche maggiorenni, i nonni, gli zii, il coniuge, i cugini e i loro figli. Ma anche cognati, suoceri, fratelli, sorelle e fidanzati stabili coi quali si aveva già una convivenza o, in alternativa, una comunanza di vita e di affetti segnata da una mutua assistenza materiale e morale. Da chiarire da qui a lunedì – si spera – se per «fidanzato» si intende anche una persona con cui ha una relazione affettiva da qualche mese: secondo la giurisprudenza, la stabilità del rapporto potrebbe dimostrarsi dalla comunanza di conti correnti, mutui, auto oppure utenze domestiche, il che escluderebbe i rapporti in cui i fidanzati si frequentano in modo stabile ma ognuno sta ancora a casa sua e vive con i propri genitori.

Sempre seguendo le indicazioni del Governo, l’autocertificazione non contempla la possibilità di andare a trovare gli amici. Va precisato, comunque, che le forze dell’ordine non sono autorizzate a fare delle verifiche all’interno delle case: si tratterebbe di una violazione amministrativa.

Il modulo resta sempre valido per spostarsi per motivi di lavoro, per andare a fare la spesa, o per le altre uscite per motivi di necessità o di salute. Così, l’autocertificazione serve, ad esempio, a chi, approfittando del nuovo Dpcm, va a fare una corsa, una pedalata in bici, un po’ di ginnastica all’aperto, una passeggiata. Sempre mantenendo la distanza di almeno due metri dalle altre persone. Documento in mano anche per fare visita ai parenti nelle case di cura che lo consentono.

Inoltre, l’autocertificazione sarà indispensabile per giustificare quei pochissimi casi in cui ci si può spostare da una regione all’altra, cioè per motivi di salute, di lavoro o di assoluta urgenza o per rientrare presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

A meno che in questi giorni il Governo dica il contrario, per domicilio si intende, in base al Codice civile, il luogo in cui si concentrano la vita e gli interessi personali che spesso coincide con la città in cui si lavora. Si potrà rientrare, quindi, ma sempre con l’autocertificazione in mano, in una casa presa in affitto nella quale non è stata fissata la residenza, oppure in un appartamento condiviso con altri inquilini. Gli studenti potranno tornare al loro domicilio, anche se l’università è chiusa. All’autocertificazione, si può allegare un contratto di affitto o le dichiarazioni sottoscritte dagli altri inquilini. Stessa regola vale per appartamenti occupati in comodato d’uso, per usufrutto o altro titolo che ne legittimi il possesso.

È importante sottolineare, infine, che chi esce di casa senza l’autocertificazione rischia una sanzione amministrativa da 280 a 3.000 euro.



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5 Commenti

  1. Gentile avvocato,
    nel contesto di questa emergenza sanitaria e delle nuove disposizioni di governo, con le cui si permette alle persone di spostarsi fuori regione per raggiungere “la propria residenza, domicilio o abitazione”, sono dubbioso sull’elezione del domicilio e sulle contestazioni che possono derivarne:
    La mia convivente, bloccata in Lombardia dove ha la residenza, vorrebbe raggiungermi in Friuli per continuare il lockdown.
    E’ possibile eleggere il suo nuovo domicilio a casa mia e spostarsi dopo il 4 maggio?
    Se sì, serve inviare preventivamente qualche documento al comune o basta dichiararlo nell’apposito spazio nell’autocertificazione che porterà con se?
    Contratti (tele)lavorativi in Lombardia possono mettere in dubbio la veridicità delle dichiarazioni?
    grazie

  2. Buongiorno,
    Ho la fidanzata che vive a Volta Mantovana mentre io sono di Milano. Non abbiamo nulla in comune che si possa verificare materialmente, però sono anni che ci frequentiamo tutti i fine settimana e che facciamo le vacanze insieme, è da febbraio che non ci vediamo e avremmo voglia di vederci, non so se l’auto certificazione possa bastare.
    Grazie dell’attenzione

  3. ma l’autocertificazione dovrebbe essere consegnata ai controlli delle forze dell’ordine ? ma chi mi dà il foglio se non si ha una stampante ?quanti ne dovrebbe consegnare se esco due o tre volte al giorno ? ma nemmeno ai tempi della guerra , ma le forze dell’ordine ne hanno a disposizione ?Grazie .

  4. Salve, sono una colf con residenza a Roma solo per motivo lavorativo in vitto e alloggio, per troppo hó avuto un’incidente stradale, dove mi hanno investita causandome rottura al ginocchio, e lesione multiple, adesso é finito l’infortunio però non potendo ancora operarmi devo iniziare la fisioterapia, cammino con stampella, mia mamma é salita della Calabria aiutarmi, sono rimasta tre mesi a letto, mi spostava solo per il medico ambulatoriale, però su lavoro mi hanno licenziata perché non posso lavorare ancora, mamma mi vuole portare giù a casa dove posso avere assistenza e continuare la fisioterapia, dopo che finisco altro riposo di 30 giorni Posso rientrare con l’autocertificazione a casa in Calabria dai miei, con certificati di saluti, dove ancora mi trovo in cure, e cammino ancora con la stampela, anche se finito l’infortunio? Grazie

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