L’investigatore privato che segue il coniuge e riesce a documentare le scappatelle e l’infedeltà coniugale deve poi andare a confermare davanti al giudice l’infedeltà che si è consumata sotto ai suoi occhi. Egli, quindi, deve essere sentito come testimone, mentre il rapporto scritto non può avere efficacia di prova.
Detective e tradimenti: la prova dell’investigatore vale solo come testimonianza


Qualsiasi relazione dell’agenzia investigativa non può entrare nel processo civile se non attraverso la forma della testimonianza.
Il Tribunale di Milano è stato chiaro: i report delle agenzie investigative – da cui si evince il tradimento del coniuge – non possono costituire una prova nel giudizio civile di separazione. Per la dimostrazione al giudice del rapporto fedifrago, il detective deve essere sentito come testimone e, quindi, andare a ripetere davanti al giudice ciò che ha visto e fotografato.
In altre parole, il rapporto dello 007, da cui emergono i pedinamenti, gli appostamenti, le registrazioni possono entrare nel processo civile solo rispettando il principio del contraddittorio, ossia dando la possibilità alla controparte di difendersi. E ciò avviene solo chiamando a testimone l’investigatore.
Buongiorno a tutti, direi che la vera e propria prova raccolta dall’investigatore privato stia, da sempre, proprio nella di lui testimonianza giurata in Tribunale.
Foto, video e relazione sono utili se non indispensabili agli Avvocati, prima di arrivare in giudizio.
Buona giornata e buon lavoro a tutti.
Buonasera. La testimoninza in Tribunale concondo che sia fondamentale, ma fornire al Cliente una relazione correlata da fotografie in cui inequivocabilmente si evidenzia l’infedeltà del coniuge, ritengo sia altrettanto importante, infatti quest’ultimo potrebbe anche evitare di arrivare in udienza e arrivare ad una separazione consensuale. Infatti nella mia ventennale carriera nel settore specifico delle investigazioni private o notato, in moltissime occasioni, che difronte alle prove eclatanti e molto più facile arrivare ad un accordo tra le parti.
Massimiliano Altobelli – Investigatore Privato
Devo concordare con l’articolo in questione. Purtroppo però l’udienza avviene anche alcuni anni dopo che l’agenzia ha effettuato l’indagine e certamente, operando costantemente con questo tipo di attività, non possiamo ricordarci i dettagli dell’intervento effettuato. Oltre a ciò, non potendo mantenere un archivio delle indagini svolte, risulta sempre difficoltoso poter rendere una testimonianza efficace e precisa. Per questo motivo, molto spesso siamo costretti a richiedere copia della relazione al legale del cliente per darne una rapida lettura prima di intervenire in udienza.
Anche se dispendioso per noi, ritengo che la testimonianza diretta sia comunque indispensabile in quanto la possibilità del contraddittorio è un principio fondamentale per il sistema giuridico Italiano.