Tasse e contributi si pagheranno ancora più tardi


Il decreto Maggio prevede una proroga fino al 16 settembre per il versamento delle imposte sospese tra marzo e maggio a causa del coronavirus.
Slittano ancora i termini per la ripresa dei pagamenti di tasse e contributi sospesi a marzo, aprile e maggio per l’emergenza coronavirus. La nuova data per ricominciare i versamenti è quella del 16 settembre. Fino a quel giorno, quindi, non sarà obbligatorio pagare, ad esempio, avvisi bonari, cartelle esattoriali ed accertamenti con scadenza compresa tra il 2 marzo ed il 31 maggio. La misura è contenuta nel decreto Maggio che il Governo approverà nei prossimi giorni.
Si cerca, in questo modo, di dare ulteriore ossigeno a famiglie, professionisti e imprese soffocati dalle conseguenze delle chiusure obbligatorie durante il lockdown e del calo del reddito e del fatturato. La proroga al 16 settembre della sospensione dei versamenti deve essere ancora resa ufficiale ma non dovrebbe trovare ostacoli. Il pagamento potrà essere effettuato da quella data in una soluzione unica o in quattro rate di pari importo, con l’ultima scadenza fissata al 16 dicembre.
Il Fisco attenderà, quindi, altri tre mesi e mezzo per incassare oltre 20 miliardi tra tasse e contributi. La ripresa dei pagamenti riguarderà chi ha usufruito delle sospensioni, in particolare le filiere maggiormente colpite, contribuenti con volume d’affari fino a 2 milioni di euro per i pagamenti di marzo, imprese e professionisti con volume di affari inferiore a 50 milioni e un calo del fatturato del 33% , e soggetti con volume d’affari superiore a 50 milioni e un calo del fatturato superiore al 50 per cento, per quanto riguarda i pagamenti di aprile e maggio.