Leggi le ultime sentenze su: faringite acuta febbrile; interruzione del godimento delle ferie; nesso di causalità tra l’attività lavorativa esplicata e la malattia contratta; accertate omissioni colpose del datore di lavoro; diritto alla restituzione della riduzione dello stipendio operata dal datore di lavoro.
Indice
- 1 Faringite: cos’è?
- 2 L’insorgenza di faringite cronica
- 3 Faringite e valvulopatia mitralica
- 4 Faringite: dipendenza dal lavoro a lungo prestato
- 5 Faringite: certificato medico prodotto in udienza
- 6 Faringite acuta febbrile e godimento delle ferie
- 7 Certificato medico attestante una faringite acuta
- 8 Faringite: può essere considerata malattia professionale?
- 9 Assenze di un dipendente per malattia superiore a centottanta giorni
Faringite: cos’è?
La faringite è affezione a base flogistica che, ancorché a titolo concausale, riconosce una determinante influenza nei fattori ambientali e climatici; di conseguenza, è rapportabile al servizio qualora gli episodi sofferti nel corso della prestazione si raccordino, nella propria radice patogenetica, con i suddetti fattori cui il militare sia stato sottoposto in ragione dell’attività svolta.
Corte Conti sez. IV, 03/03/1988, n.71910
L’insorgenza di faringite cronica
Nell’ipotesi di servizio continuativo nell’arma dei carabinieri – con sottoposizione a gravosi disagi, fatiche ed esposizione a continue ed intense cause perfrigeranti e reumatizzanti (specie per i servizi di O.P. di istituto nonché di polizia giudiziaria, diurni e notturni, svolti in zona notoriamente a clima freddo ed umido) – è da ammettere l’influenza della prestazione militare, in materia efficente e concausale, sull’insorgenza di faringite cronica.
Corte Conti sez. IV, 20/12/1993, n.82942
Faringite e valvulopatia mitralica
La valvulopatia mitralica – quale esito irreversibile di una complicanza endocarditica di pregressa malattia reumatica – è dipendente dal servizio qualora, durante la prestazione, il militare abbia sofferto di faringite; anche una faringite, infatti, può costituire l’antecedente di una endocardite reumatica soprattutto se non curata a dovere e se il soggetto sia stato esposto, subito dopo la fase di acuzie, a fatiche e strapazzi.
Corte Conti sez. IV, 12/11/1990, n.76369
Faringite: dipendenza dal lavoro a lungo prestato
Sussiste il rapporto, quantomeno concausale, tra il servizio svolto dalla ricorrente presso iI Comune in qualità di cuoca di ruolo e le infermità spondiloartrosi, gonartrosi, artrite reumatoide e discopatie multiple lombari, stante l’attività prevelentemente manuale in posizione ortostatica; va riconosciuta altresì la dipendenza dal lavoro a lungo prestato della faringite, per la permanenza in ambienti con clima secco, surriscaldato con presenza di polveri e vapori, e l’ipoacusia bilaterale, interdipendente dalla faringite.
Corte Conti, (Marche) sez. reg. giurisd., 03/08/2009, n.232
Faringite: certificato medico prodotto in udienza
Il certificato medico prodotto in udienza, con cui si attesta lo stato di malattia (nella specie faringite, con uno stato febbrile a 39 gradi), è atto idoneo a comprovare l’impossibilità a comparire dell’imputato se non è contraddetto da una diversa valutazione tecnica, alla quale è dato pervenire attraverso un accertamento medico fiscale e che non può essere sostituita dal generico apprezzamento del giudice (nella specie il giudice del dibattimento aveva escluso l’assoluta impossibilità a comparire in quanto “con comuni farmaci era possibile, per diffusa esperienza, intervenire sullo stato febbrile in poche ore”).
Cassazione penale sez. I, 26/01/2004, n.3550
Faringite acuta febbrile e godimento delle ferie
Una faringite acuta febbrile è malattia idonea ad interrompere il godimento delle ferie, dovendosi riconoscere l’effetto sospensivo alla malattia che non consente la salvaguardia dell’essenziale funzione di riposo, di recupero delle energie psicofisiche e di ricreazione propria delle ferie, ancorché non comporti la necessità di un ricovero ospedaliero e sol che sia tempestivamente ed adeguatamente notifica al datore di lavoro.
Tribunale Milano, 16/12/1995
Certificato medico attestante una faringite acuta
Nel condominio l’acqua potabile corre all’interno delle tubature che sono parti comuni condominiali, ma la natura condominiale delle stesse non comporta la proprietà dell’acqua da parte dei condomini. L’impianto idrico è poi vigilato dall’amministratore condominiale che deve curare l’igienicità delle acque di cui è responsabile secondo le norme del d.lgs. n. 31/2001. La condominialità delle tubature non determina l’acquisto delle proprietà dell’acqua, in quanto comunque il condomino deve pagarne il consumo individuale secondo le modalità di calcolo stabilite dal regolamento del condominio.
Corte di Cassazione, Sezione 5, Penale, Sentenza, 7/09/2018, n. 40158
Faringite: può essere considerata malattia professionale?
La faringite, affezione comune, notoriamente cagionata da fattori più diversi, non può essere considerata malattia professionale in mancanza della prova, incombente sull’assicurato a norma dell’art. 2697 c.c., della sussistenza del nesso di causalità tra l’attività lavorativa esplicata e la malattia contratta.
Pretura Fermo, 31/12/1990
Assenze di un dipendente per malattia superiore a centottanta giorni
Il lavoratore, che si sia assentato per patologie (rinite cronica, crisi asmatiche, faringite, agitazione psichica, tachicardia, cefalea e vertigini) dovute al fumo passivo subito nel proprio ambiente di lavoro, può pretendere di non avere alcuna riduzione dello stipendio se supera i centottanta giorni di assenza, ove si accerti che la causa delle sue infermità sia ascrivibile alla condotta omissiva del datore di lavoro, che, nonostante fosse a conoscenza della insalubrità ambientale in cui il dipendente era costretto a lavorare (per essersi questi più volte rivolto a lui lamentandosi della situazione e per aver depositato certificati medici), non ha fatto nulla per impedire che gli altri dipendenti continuassero a fumare nel luogo di lavoro.
Corte di Cassazione, Sezione L, Civile, Sentenza, 16/11/2006, n. 24404