Conclusioni raggiunte dal consulente; valutazione dell’autenticità della sottoscrizione in correlazione a tutti gli altri elementi concreti sottoposti all’esame del giudice; domanda di accertamento della nullità del testamento.
Indice
- 1 Consulenza tecnica grafologica
- 2 Istanza di verificazione della scrittura privata
- 3 Mancata proposizione dell’istanza di verificazione della scrittura privata
- 4 Consulenza tecnica di ufficio grafologica
- 5 Consulenza grafologica e scritti di comparazione
- 6 Verifica dell’autenticità della scrittura privata
- 7 Come desumere la veridicità del documento?
- 8 Non autenticità della sottoscrizione
- 9 Consulenza grafologica
- 10 L’esito della consulenza grafica sull’autografia di una scrittura disconosciuta
- 11 Perizia grafologica di testamento olografo
- 12 Consulenza tecnica grafologica: è obbligatoria?
- 13 Validità della scheda testamentaria
- 14 La verifica dell’autenticità della sottoscrizione
- 15 Accertamento e riconoscimento giudiziale della sottoscrizione
- 16 Deposito della consulenza grafologica
- 17 Disconoscimento della scrittura privata
- 18 Obbligo del giudice di giustificare l’adesione o meno alle risultanze della consulenza
- 19 Condivisibilità delle conclusioni raggiunte dal consulente
- 20 Le scritture di comparazione
- 21 Consistenza probatoria della consulenza grafologica
- 22 Verificazione della scrittura privata
Consulenza tecnica grafologica
In tema di contratto stipulato da “falsus procurator”, il potere rappresentativo in capo a chi ha speso il nome altrui è un elemento costitutivo della pretesa del terzo nei confronti del rappresentato e, pertanto, il suo difetto è rilevabile anche d’ufficio; tuttavia il comportamento processuale dello pseudo rappresentato che, convenuto in giudizio, tenga un comportamento da cui risulti in maniera univoca la volontà di fare proprio il contratto concluso in suo nome e per suo conto dal “falsus procurator”, opera anche sul terreno del diritto sostanziale e vale quale ratifica tacita di tale contratto.
(Principio affermato dalla S.C. in una fattispecie in cui l’inefficacia di un contratto di noleggio di una tendostruttura, in quanto concluso da un “falsus procurator”, era stata eccepita, da parte dell’opponente al decreto ingiuntivo per il pagamento del corrispettivo, solo all’esito della consulenza tecnica grafologica che attestava la falsità di un documento dalla stessa prodotto, a fronte di un’iniziale difesa imperniata sulla diversa qualificazione del contratto alla stregua di compravendita, con deduzione dell’integrale pagamento del prezzo).
Cassazione civile sez. VI, 13/09/2022, n.26871
Istanza di verificazione della scrittura privata
In tema di verificazione di scrittura privata, nel caso in cui sia proposta istanza di verificazione, il giudicante non è obbligato a disporre necessariamente una consulenza tecnica grafologica per acclarare l’autenticità della scrittura se può desumere la veridicità della scrittura mediante la comparazione della medesima con altre scritture incontestabilmente provenienti dalla stessa parte e ritualmente acquisite al processo. In ogni caso, si ritiene che rientri tra i poteri discrezionali del giudice quello di stabilite se sussista la necessità di ricorrere all’ausilio tecnico
Corte appello Firenze sez. II, 19/05/2022, n.991
Mancata proposizione dell’istanza di verificazione della scrittura privata
La mancata proposizione dell’istanza di verificazione, al pari della successiva rinuncia alla stessa, privando il documento disconosciuto di ogni inferenza probatoria, ne preclude al giudice la valutazione ai fini della formazione del proprio convincimento, senza che gli sia consentito maturare altrimenti il giudizio sulla sua autenticità in base ad elementi estrinseci alla scrittura o ad argomenti logici, divenendo perciò il documento irrilevante, e non utilizzabile, nei riguardi non solo della parte che lo disconosce, ma anche, e segnatamente, della parte che lo ha prodotto.
(In applicazione dell’enunciato principio, la S.C. ha cassato la sentenza con la quale la corte d’appello aveva ritenuto utilizzabili le risultanze di una consulenza tecnica d’ufficio grafologica, malgrado l’intervenuta rinuncia della parte all’istanza di verificazione sui documenti contabili che erano stati oggetto di disconoscimento).
Cassazione civile sez. un., 01/02/2022, n.3086
Consulenza tecnica di ufficio grafologica
Allorché sia proposta istanza di verificazione della scrittura privata il giudice non è tenuto a disporre necessariamente una consulenza tecnica grafologica per accertare l’autenticità della scrittura qualora possa desumere la veridicità del documento attraverso la comparazione di esso con altre scritture incontestabilmente provenienti dalla medesima parte e ritualmente acquisite al processo, mentre resta escluso che la questione in esame possa essere risolta attraverso il ricorso ad elementi estranei al procedimento di verificazione, quali ad esempio la condotta delle parti.
(Nella specie, la S.C. ha cassato la decisione del giudice di merito che, pur avendo ritenuto tacitamente proposta l’istanza di verificazione da parte dell’attore, aveva omesso di dar luogo al procedimento istruttorio autonomo disponendo l’ammissione delle prove già articolate e una consulenza grafologica d’ufficio).
Cassazione civile sez. III, 21/09/2021, n.25508
Consulenza grafologica e scritti di comparazione
In materia di consulenza tecnica d’ufficio in materia grafologica ai fini di accertare la veridicità di una firma o di uno scritto, in caso di mancata presentazione di querela di falso avverso le scritture utilizzate come comparazione la stessa deve ritenersi che la stessa scrittura di comparazione sia di certa provenienza e pertanto idonea ai fini dell’operazione peritale da svolgere.
Tribunale Torre Annunziata, 20/07/2021, n.1559
Verifica dell’autenticità della scrittura privata
In tema di verifica dell’autenticità della scrittura privata, la limitata consistenza probatoria della consulenza grafologica, non suscettiva di conclusioni obiettivamente ed assolutamente certe, esige non solo che il giudice fornisca un’adeguata giustificazione del proprio convincimento in ordine alla condivisibilità delle conclusioni raggiunte dal consulente, ma anche che egli valuti l’autenticità della sottoscrizione dell’atto, eventualmente ritenuta dalla consulenza, anche in correlazione a tutti gli elementi concreti sottoposti al suo esame.
Tribunale Teramo sez. I, 03/08/2020, n.657
Come desumere la veridicità del documento?
Allorché sia proposta istanza di verificazione della scrittura privata il giudice non è tenuto a disporre necessariamente una consulenza tecnica grafologica per accertare l’autenticità della scrittura qualora possa desumere la veridicità del documento attraverso la comparazione di esso con altre scritture incontestabilmente provenienti dalla medesima parte e ritualmente acquisite al processo, mentre resta escluso che la questione in esame possa essere risolta attraverso il ricorso ad elementi estranei al procedimento di verificazione, quali ad esempio la condotta delle parti.
Tribunale Frosinone, 24/01/2020, n.58
Non autenticità della sottoscrizione
In tema di autografia di una scrittura privata, la consulenza tecnica che accerti la non autenticità della sottoscrizione non è suscettibile di conclusioni obiettivamente certe tenuto conto del carattere irripetibile della forma della scrittura umana.
(Nel caso di specie, si trattava di un ex dipendente della Camera di Commercio che aveva disconosciuto la firma apposta ad una ricevuta di pagamento di indennità di fine rapporto laddove la Corte d’Appello non ritenendosi vincolata alle risultanze della ctu grafologica riformava la sentenza del giudice di prime cure accordando la preferenza ad altre prove indiziarie sul pagamento avvenuto da parte della Camera di Commercio).
Corte appello Catanzaro sez. lav., 16/01/2020, n.1462
Consulenza grafologica
In considerazione della limitata consistenza probatoria della consulenza grafologica – affidata ad elementi (svolazzi, pressioni, curve, lunghezze, altezze) allo stato non matematicamente ponderabili – il Giudice è tenuto, oltre che a fornire un’adeguata giustificazione del proprio convincimento in ordine alla condivisibilità delle conclusioni raggiunte dal consulente, anche a valutare l’autenticità della sottoscrizione -in correlazione a tutti gli altri elementi concreti sottoposti al suo esame.
Corte appello Catania sez. lav., 22/10/2019, n.983
L’esito della consulenza grafica sull’autografia di una scrittura disconosciuta
Nel procedimento di verificazione della scrittura privata, il giudice, ancorché abbia disposto una consulenza grafica sull’autografia d’una scrittura disconosciuta, ha il potere – dovere di formare il proprio convincimento sulla base d’ogni altro elemento di prova obiettivamente conferente, comprese le risultanze della prova testimoniale, senza essere vincolato ad alcuna graduatoria fra le varie fonti di accertamento della verità, ciò perché la verifica dell’irripetibilità della forma della scrittura fondata sull’umana valutazione recata da una consulenza grafologica, inevitabilmente affidata ad elementi (svolazzi, pressioni, curve, lunghezze, altezze) allo stato non matematicamente ponderabili, assume, oggettivamente, un rilievo probatorio di ben limitata consistenza.
Corte appello Bari sez. I, 11/02/2019, n.335
Perizia grafologica di testamento olografo
Non è attendibile la perizia grafologica che sostenga la non autenticità della scheda testamentaria olografa esclusivamente sulla base di differenze formali dalle scritture di comparazione.
Tribunale Savona, 13/07/2018
Consulenza tecnica grafologica: è obbligatoria?
Allorché sia proposta istanza di verificazione della scrittura privata, il giudice non è tenuto a disporre necessariamente una consulenza tecnica grafologica per accertare l’autenticità della scrittura qualora possa desumere la veridicità del documento attraverso la sua comparazione con altre scritture incontestabilmente provenienti dalla medesima parte e ritualmente acquisite al processo.
Cassazione civile sez. II, 16/01/2018, n.887
Validità della scheda testamentaria
In materia di successione testamentaria, il principio del favor testamenti e quello della conservazione del testamento, impongono, in caso di dubbio, di adottare una interpretazione che faccia prevalere la validità della scheda testamentaria, piuttosto che la nullità della stessa.
Pertanto, la domanda di accertamento della nullità del testamento, ex articolo 606 del Cc, deve essere respinta qualora l’erede, come nella fattispecie, abbia fondato la richiesta esclusivamente sulla consulenza grafologica, senza dedurre e provare alcun fatto, anche solo presuntivo, a sostegno della falsificazione dell’atto di ultima volontà, e il consulente d’ufficio, eseguito il confronto tra il testamento e le scritture autografe del testatore, nonché evidenziate similarità decisive, sotto il profilo della qualità, della quantità, della combinazione e della singolarità connotativa del grafismo, ne desuma un giudizio di identità della mano che ha sottoscritto le scritture di comparazione con quella che ha scritto il testamento, affermando l’autenticità della scheda.
Tribunale Ferrara, 12/06/2017, n.621
La verifica dell’autenticità della sottoscrizione
La consulenza grafologica non costituisce un mezzo imprescindibile per la verifica dell’autenticità della sottoscrizione, potendo il giudice evitare di fare ricorso ad essa ove tale accertamento possa essere effettuato direttamente sulla base degli elementi acquisiti o mediante l’espletamento di altri mezzi istruttori.
Tribunale Modena sez. I, 04/01/2016, n.1
Accertamento e riconoscimento giudiziale della sottoscrizione
L’accertamento giudiziale, con sentenza passata in giudicato, dell’autenticità della sottoscrizione di una scrittura privata assorbe e toglie rilevanza autonoma ad ogni elemento che abbia determinato o concorso a determinare il convincimento del giudice, sia esso rappresentato dalla posizione assunta dal convenuto, dall’esito di una consulenza grafologica ovvero da una prova critica.
(Nell’enunciare il superiore principio di diritto, la S.C. ha rigettato l’impugnazione proposta dal ricorrente, il quale, a seguito della trascrizione della domanda di accertamento giudiziale di un contratto di vendita, riteneva non esserci piena coincidenza tra tale accertamento e il riconoscimento giudiziale della sottoscrizione del medesimo contratto, consacrato dalla sentenza passata in giudicato).
Cassazione civile sez. I, 04/12/2013, n.27113
Deposito della consulenza grafologica
L’effettivo esercizio di un’azione civile, mediante la notificazione di un atto di citazione (o il deposito di un ricorso, secondo il rito), ancorché motivato da ragioni strumentali rispetto al diritto vantato non integra il concetto penalistico di minaccia.
(Nella specie, la Cassazione ha escluso la configurazione del reato di cui all’art. 336, comma 1, c.p., annullando la relativa sentenza di condanna, nell’ipotesi di un imputato che aveva intrapreso un giudizio civile per il risarcimento del danno “da stress da giudizio” nei confronti del consulente tecnico del p.m. dopo il deposito della consulenza grafologica da parte di costui e prima dell’avvio del dibattimento penale).
Cassazione penale sez. VI, 12/01/2011, n.5300
Disconoscimento della scrittura privata
La consulenza grafologica da sola non può assurgere a valore di prova certa e decisiva: in assenza di indizi riconducibili al contenuto del documento o alla sua formazione e spedizione non può darsi ingresso all’indagine peritale.
Tribunale Lodi, 13/07/2010
Obbligo del giudice di giustificare l’adesione o meno alle risultanze della consulenza
In tema di verifica dell’autenticità della scrittura privata, la limitata consistenza probatoria della consulenza grafologica, non suscettiva di conclusioni obiettivamente ed assolutamente certe, esige non solo che il giudice fornisca un’adeguata giustificazione del proprio convincimento in ordine alla condivisibilità delle conclusioni raggiunte dal consulente, ma anche che egli valuti l’autenticità della sottoscrizione dell’atto, eventualmente ritenuta dalla consulenza, anche in correlazione a tutti gli altri elementi concreti sottoposti al suo esame.
(Nella specie, relativa al licenziamento di un dipendente bancario, accusato di appropriazione indebita, la S.C., nel rigettare il ricorso, ha ritenuto congruamente motivata la decisione del giudice di merito che, a fronte di due contrastanti accertamenti peritali sulla paternità della sigla apposta sul documento contabile, aveva ritenuto che permanessero margini di dubbio sulla sicura attribuzione del comportamento al lavoratore licenziato).
Cassazione civile sez. lav., 02/02/2009, n.2579
Condivisibilità delle conclusioni raggiunte dal consulente
In tema di verifica dell’autenticità della scrittura privata, la limitata consistenza probatoria della consulenza grafologica, non suscettiva di conclusioni obiettivamente ed assolutamente certe, esige non solo che il giudice fornisca un’adeguata giustificazione del proprio convincimento in ordine alla condivisibilità delle conclusioni raggiunte dal consulente (giustificazione cui è tenuto con riguardo ad ogni genere di consulenza, le cui conclusioni condivida o disattenda), ma anche che egli valuti l’autenticità della sottoscrizione dell’atto, eventualmente ritenuta dalla consulenza, anche in correlazione a tutti gli altri elementi concreti sottoposti al suo esame.
Per le stesse ragioni, la consulenza grafologica non costituisce un mezzo imprescindibile per la verifica dell’autenticità della sottoscrizione, potendo il giudice evitare di fare ricorso ad essa ove tale accertamento possa essere effettuato direttamente sulla base degli elementi acquisiti o mediante l’espletamento di altri mezzi istruttori.
(Nella specie, la S.C. ha cassato la sentenza di merito che aveva attribuito rilevanza probatoria decisiva, ai fini della revoca di un decreto ingiuntivo, alle conclusioni di una consulenza grafologica sulla sottoscrizione di un atto di fideiussione, giudicata contraffatta, nonostante l’atto risultasse confermato da un rogito notarile, con il quale il suo sottoscrittore aveva riconosciuto il proprio debito nei confronti della banca ingiungente, prestando il proprio consenso alla iscrizione di una ipoteca in favore della stessa).
Cassazione civile sez. I, 28/04/2005, n.8881
Le scritture di comparazione
Qualora venga proposta istanza di verificazione di scrittura privata dalla parte che ha interesse ad utilizzare la scrittura privata disconosciuta in giudizio, quest’ultima dovrà produrre scritture di comparazione di cui sia certa la provenienza dal soggetto a cui detto documento si intende attribuire, e la verifica potrà essere effettuata direttamente dal giudice di merito, senza necessità di ricorrere alla consulenza grafologica d’ufficio, rimessa alla sua discrezionalità.
Giudice di pace Ravanusa, 04/02/2005
Consistenza probatoria della consulenza grafologica
In sede di verifica dell’autenticità della scrittura privata, la limitata consistenza probatoria della consulenza grafologica esige che l’autenticità della sottoscrizione dell’atto, affermato dal grafologo, sia valutata anche nel quadro coordinato della coerenza logica con il contesto nel quale l’atto medesimo si inserisce.
Cassazione civile sez. lav., 20/05/2004, n.9631
Verificazione della scrittura privata
Qualora venga proposta istanza di verificazione di scrittura privata dalla parte che ha interesse ad utilizzare la scrittura privata disconosciuta in giudizio, quest’ultima dovrà produrre scritture di comparazione di cui sia certa la provenienza dal soggetto a cui detto documento si intende attribuire, e la verifica potrà essere effettuata direttamente dal giudice di merito, senza necessità di ricorrere alla consulenza grafologica d’ufficio, rimessa alla sua discrezionalità.
Cassazione civile sez. III, 29/01/2003, n.1282