Si è blindata perfino la delinquenza. Parallelamente all’aumento dei raggiri informatici, c’è stato un crollo di numerose tipologie di illeciti.
Criminalità in ribasso, almeno quella a lieve e media pericolosità. Tra le innumerevoli conseguenze del lockdown, una positiva c’è stata: il ministero dell’Interno registra una complessiva diminuzione dei reati del 61% tra il primo marzo e il 10 maggio 2020, il periodo in cui l’Italia era costretta a casa dalla pandemia di Coronavirus.
Nello specifico, la relazione dell’Organismo permanente di monitoraggio e analisi, istituito presso la direzione centrale della Criminalpol, certifica il crollo verticale dei reati predatori, ovvero furti e rapine. Che poi sono gli stessi che impattano maggiormente e in modo più immediato sulla percezione di sicurezza dei cittadini. In particolare, si è assistito a una flessione dei reati contro il patrimonio (-44,89%), nell’ambito dei quali rientrano la contraffazione (-83%), i furti (-74%) e le rapine (-63%). Diminuiscono anche i furti in abitazione (-76%) e in esercizi commerciali (-68%). Furti e rapine, come ci spiega una nota dell’agenzia di stampa Adnkronos, si sono concentrati sulle attività rimaste aperte, come piccola e grande distribuzione alimentare, farmacie, edicole e tabacchi.
Anche i geni della truffa hanno messo a segno molti colpi in meno (-48%). Abbiamo visto, però, come soprattutto nelle prime fasi dell’epidemia, quando si poneva più urgentemente il problema dell’approvvigionamento dei dispositivi di protezione, siano stati numerosi i raggiri su mascherine, guanti e disinfettanti venduti a prezzi proibitivi specialmente online. Molti, tra l’altro, non erano conformi alle normative. Abbiamo poi assistito a un massiccio ricorso al fenomeno dello «smishing», l’invio di sms sullo smartphone con richiesta di aiuti o promesse di utilità economiche – facendo leva sulla crisi – in cambio di dati personali e della carta di credito, segnalate più volte dalla polizia postale e delle comunicazioni.
Il lockdown ha fatto anche registrare una consistente diminuzione dei reati contro la persona, cioè violenze sessuali (-66%), pornografia minorile (-58%), omicidi volontari (-56%). Spaccio in calo, almeno per quanto concerne i canali tradizionali di vendita, ma in questo caso, la criminalità, come per le truffe, ha cercato nuove modalità: i corrieri della droga si sono «mascherati» da driver intenti nelle consegne di cibo; in realtà, recapitavano a casa lo stupefacente alla clientela abituale.
L’altra buona notizia è che sono drasticamente diminuiti anche i reati ambientali, che registrano una delle più forti riduzioni: parliamo di un -82,4%, oltre a un guadagno per l’ambiente, in generale, in termini di salubrità.