Imu e Tari: così si potrà avere lo sconto


Un emendamento al decreto Rilancio prevede un risparmio sui tributi locali scegliendo una specifica modalità di pagamento.
Il decreto Rilancio proporrà un modo più comodo e meno costoso per pagare l’Imu e la Tari. Un emendamento appena approvato alla Camera introduce uno sconto del 20% per i contribuenti che pagheranno i tributi locali con l’addebito diretto sul conto corrente. Con la domiciliazione in banca o in posta, dunque, sarà possibile risparmiare in quinto dell’importo delle tasse sulla casa, sui rifiuti o sulla pubblicità, giusto per citare alcune delle imposte comunali.
Altre novità che emergono dal lavoro della commissione Bilancio di Montecitorio sulla conversione in legge del dl Rilancio riguardano le imprese, e in modo particolare le case di cura private ed i laboratori analisi: le richieste di pagamento dei crediti vantati per forniture sanitarie, che fino ad oggi erano soggette al principio del silenzio-assenso una volta trascorsi senza risposta dell’ente debitore i 60 giorni, seguiranno il principio opposto, cioè quello del «silenzio-rifiuto» davanti alle mancate risposte delle regioni nei 45 giorni successivi alla domanda di pagamento del credito.
Viene prorogata dal 30 settembre al 30 novembre la rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni. Le cooperative agricole e i loro consorzi, in possesso delle clausole mutualistiche, potranno rivalutare i beni delle cooperative agricole, «fino alla concorrenza delle perdite dei periodi precedenti computabili in diminuzione del reddito, senza assolvere alle imposte sostitutive, nei limiti del 70% del loro ammontare».
Da segnalare, infine, l’erogazione di 3 milioni di euro per supportare le donne in condizione di maggiore vulnerabilità durante l’emergenza coronavirus e per favorire, attraverso l’indipendenza economica, percorsi di autonomia e di emancipazione delle donne vittime di violenza.