La necessità della misura per assicurare adeguata protezione all’interessato; la condizione di abituale infermità; l’incapacità di provvedere ai propri interessi.
Indice
- 1 La pronuncia dell’interdizione
- 2 Pronuncia di interdizione: i presupposti
- 3 L’omessa notifica dell’avviso di udienza al tutore
- 4 Quando la pronuncia di interdizione non è obbligatoria?
- 5 Quali persone possono essere interdette?
- 6 La condizione di abituale infermità di mente
- 7 Condizioni necessarie ai fini della dichiarazione d’interdizione
- 8 Quando va pronunciata l’interdizione?
- 9 Sospensione della prescrizione per interdizione per infermità di mente
La pronuncia dell’interdizione
L’art. 414 c.c. subordina la pronuncia dell’interdizione, oltre che all’abituale infermità di mente e alla causalmente connessa incapacità di provvedere ai propri interessi, anche alla necessità della misura ablativa per assicurare adeguata protezione all’interessato.
Tribunale Torino sez. VII, 05/08/2019, n.3857
Pronuncia di interdizione: i presupposti
Ai fini della pronuncia di interdizione l’infermità di mente – quale primo dei presupposti necessari ai fini della stessa – deve essere attuale, poiché l’interdizione e l’inabilitazione dell’infermo di mente devono ricollegarsi alle condizioni di salute psichica in atto al momento della relativa pronuncia.
Tribunale Monza sez. IV, 15/02/2010
L’omessa notifica dell’avviso di udienza al tutore
In tema di procedimento di esecuzione, l’omessa notifica dell’avviso dell’udienza al tutore del condannato interdetto per infermità mentale determina una nullità di ordine generale dell’ordinanza emessa dal giudice dell’esecuzione, ai sensi degli artt. 178, comma 1, lett. c) e 180 c.p.p.
Cassazione penale sez. I, 07/05/2019, n.43523
Quando la pronuncia di interdizione non è obbligatoria?
Ai sensi dell’art. 414 c.c., nel caso in cui un soggetto sia affetto da un’infermità di mente che presenti carattere di abitualità, cioè di durata nel tempo tale da qualificarla come habitus normale del soggetto, e che inoltre incida sulla capacità del soggetto medesimo di provvedere alla cura dei propri interessi, il Tribunale può procedere ad emettere pronuncia di interdizione quando tale alterazione psichica determini una inettitudine pratica alla cura dei propri interessi. La pronuncia di interdizione non è, però, obbligatoria in presenza di una condizione di abituale infermità, avendo l’ordinamento apprestato anche altre forme di tutela.
Tribunale Aosta, 16/01/2019, n.24
Quali persone possono essere interdette?
Si trova nelle condizioni di cui all’art. 414 c.c. la parte incapace di provvedere ai propri interessi per effetto di grave e permanente infermità di mente, rispetto alla quale l’interdizione rappresenta l’unico strumento per assicurare un’adeguata protezione in termini di assistenza, cura della persona e di gestione patrimoniale.
Tribunale Torino sez. VII, 02/11/2017, n.5231
La condizione di abituale infermità di mente
Il nuovo testo dell’articolo 414 c.c. sottintende l’eliminazione del carattere obbligatorio dell’interdizione, la cui applicazione è subordinata ad una condizione di abituale infermità di mente, che renda il maggiore di età o il minore emancipato, incapace di provvedere ai propri interessi, ove tale misura sia necessaria per assicurare la loro adeguata protezione, riservandolo, in considerazione della gravità degli effetti che da essa derivano, a quelle ipotesi in cui nessuna efficacia protettiva sortirebbe una diversa misura.
Tribunale Bari sez. I, 24/02/2015, n.815
Condizioni necessarie ai fini della dichiarazione d’interdizione
Ai fini della dichiarazione d’interdizione, occorre che il soggetto versi in condizione di abituale infermità di mente tale da renderlo incapace di provvedere ai propri interessi, ovvero sia affetto da una patologia talmente grave da escludere totalmente, diversamente dallo stato di limitata capacita` dell’inabilitato, la sua idoneita` cognitiva e volitiva anche rispetto agli atti di ordinaria amministrazione. Occorre, poi, che lo status di interdetto sia necessario ad assicurare l’adeguata protezione dell’interessato, posto che, stante la gravita` dei suoi effetti, l’interdizione ha carattere residuale ed e` riservata a quelle ipotesi in cui la meno invasiva amministrazione di sostegno non sarebbe in grado di assicurare un’efficacia tutela dell’incapace.
Tribunale Pistoia, 26/11/2018, n.977
Quando va pronunciata l’interdizione?
Va pronunciata l’interdizione qualora dalle risultanze istruttorie emerga che la parte convenuta (nel caso di specie affetta da psicosi cronica con deterioramento cognitivo) sia incapace di provvedere ai propri interessi per effetto di grave e permanente infermità di mente.
Tribunale Novara, 29/11/2010, n.1122
Sospensione della prescrizione per interdizione per infermità di mente
I casi di sospensione della prescrizione sono tassativamente indicati dalla legge e sono insuscettibili di applicazione analogica e di interpretazione estensiva, in quanto il legislatore regola inderogabilmente le cause di sospensione, limitandole a quelle che consistono in veri e propri impedimenti di ordine giuridico, con esclusione degli impedimenti di mero fatto; ne consegue che la espressa previsione della interdizione per infermità di mente come causa di sospensione impedisce l’estensione della medesima disciplina alla incapacità naturale.
Cassazione civile sez. VI, 08/05/2018, n.11004