Aumenti variabili mensilmente tra i 10 e i 100 euro.
Chi assume un collaboratore domestico, a partire da ottobre, dovrà prepararsi alla stangata. Il motivo dei rincari sta nel nuovo contratto collettivo di lavoro. L’aumento sarà variabile, compreso tra i 10 e i 100 euro in più al mese da spendere per badanti e baby sitter.
Queste ultime – in particolare chi si occupa di bambini al di sotto dei 6 anni, il cosiddetto livello B Super – avranno diritto a una nuova indennità di 116 euro mensili (115,76 euro precisamente) già dal mese prossimo. Alle colf che assistono più di una persona non autosufficiente (livello C Super e D Super), invece, spetteranno 100 euro in più ogni mese. Va da se, quindi, che questo rincaro si applica solo a chi ha assunto collaboratrici per badare a bimbi piccoli o ad almeno due anziani che necessitano di un aiuto.
A questi rincari particolari si aggiunge poi l’aumento generalizzato, a partire dal 2021: 12 euro mensili in più ai collaboratori domestici conviventi di livello B Super e in misura proporzionale per gli altri livelli. Sempre da gennaio, i contributi alla Cassa colf passano da 0,03 euro l’ora a 0,06 euro, per un terzo a carico del lavoratore e per due terzi a carico del datore di lavoro.
Più permessi retribuiti per i corsi di aggiornamento (64 ore annue), che sono a carico del datore di lavoro. Questo ai fini del conseguimento del «patentino di qualità» per attestare una buona formazione dell’assistente familiare che gli dà diritto ad altri 8-10 euro mensili in più.
Se muore l’anziano di cui la/il badante si prendeva cura, il rapporto di lavoro può risolversi, ma chi ha assunto il collaboratore è obbligato per i crediti di lavoro maturati dall’assistente familiare, come il tfr.
Solo chi versa già ai propri collaboratori domestici una somma superiore agli importi minimi non risentirà troppo dei rincari, perché saranno assorbiti almeno in parte da questi pagamenti, sempre che valgano 116 euro in più al mese, oltre allo stipendio base. In tal caso, resteranno solo i 12 euro al mese in più da versare a colf o baby sitter.
Il trattamento retributivo spesso varia da una zona all’altra del Paese: al nord accade di frequente che un collaboratore domestico sia pagato meglio, rispetto alle soglie minime stabilite dal contratto collettivo, diversamente al sud dove gli stipendi oltrepassano difficilmente i minimi.