Pensione anticipata: nuova salvaguardia esodati


Allo studio un nuovo provvedimento di salvaguardia per chiudere la situazione dei lavoratori rimasti senza stipendio e pensione.
A breve la convocazione di un tavolo tecnico tra Governo e sindacati per risolvere in modo definitivo la situazione dei lavoratori esodati che non sono riusciti a beneficiare delle salvaguardie: ad annunciarlo è stata la ministra del lavoro Nunzia Catalfo, in occasione della presentazione ai sindacati del “pacchetto previdenza”, in vista della stesura della legge di Bilancio 2021.
Come richiesto da parecchio tempo dal comitato degli esodati, presto potrebbe essere dunque attuata una nona salvaguardia per consentire di ottenere la pensione, sia di anzianità che di vecchiaia, con le regole precedenti all’entrata in vigore della legge Fornero.
L’intervento potrebbe riprendere gli emendamenti alla manovra 2020 depositati l’anno scorso in commissione Bilancio del Senato, rivolti ai 6mila esodati esclusi dagli otto provvedimenti di salvaguardia approvati negli anni passati.
Nello specifico, in merito alla pensione anticipata, nuova salvaguardia esodati, era stata proposta, per tutte le categorie incluse nell’intervento, la possibilità di maturare i requisiti per il pensionamento entro il 31 dicembre 2021. Era stato anche proposto, a favore degli esodati, il blocco degli adeguamenti alla speranza di vita dei requisiti pensionistici.
Ricordiamo che la salvaguardia è una misura finalizzata a tutelare particolari categorie di lavoratori, detti esodati: nella maggior parte delle ipotesi, si tratta di lavoratori cessati dall’impiego in virtù di accordi di prepensionamento, che non sono però riusciti a maturare il diritto alla pensione a causa dell’inasprimento dei requisiti previsto dalla legge Fornero.
Per garantire il diritto a un trattamento pensionistico, sono stati attuati nel tempo 8 interventi di salvaguardia, che hanno consentito agli esodati di accedere alla pensione con i requisiti ante- Fornero.
Quali sono le categorie tutelate dalla salvaguardia?
Se il nuovo intervento di tutela sarà attuato, dovrebbero essere tutelate le stesse categorie beneficiarie dell’ultima salvaguardia, cioè:
- lavoratori in mobilità;
- lavoratori autorizzati al versamento dei contributi volontari;
- lavoratori cessati dal servizio;
- lavoratori in congedo per assistere figli disabili;
- lavoratori a termine.
La nona salvaguardia potrebbe essere approvata con la legge di bilancio 2021.