Bonus su stanze in subaffitto e appartamenti studio


Il chiarimento dell’Agenzia delle Entrate: accesso al tax credit anche per il professionista in sub-locazione da un altro autonomo.
Sì al bonus locazioni anche per una stanza subaffittata da un professionista o per l’appartamento che viene utilizzato come studio. Lo ha appena chiarito l’Agenzia delle Entrate in riferimento al credito d’imposta sull’affitto di immobili strumentali esteso ai canoni dello scorso mese di giugno. In pratica, l’inquilino che occupa uno di questi spazi e si trova in difficoltà economica può cedere il credito al proprietario della stanza o dell’appartamento.
È stato il decreto Rilancio ad introdurre questo bonus sotto forma di credito d’imposta a beneficio dei contribuenti con compensi o ricavi relativi al 2019 non superiori ai 5 milioni di euro (limite non attuabile per gli operatori del settore turistico come albergatori, titolati di agriturismi, agenzie di viaggio o tour operator) che hanno registrato un calo delle entrate di almeno il 50% nei mesi da marzo a giugno 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’agevolazione è pari al 60% del canone di ciascun mese in cui c’è stata la diminuzione del fatturato e del 30% per gli affitti di azienda o rapporti a prestazioni complesse. Il valore scende al 20% del canone (10% per affitti di azienda) per il commercio al dettaglio, anche se i ricavi del 2019 sono stati superiori a 5 milioni di euro.
Per quanto riguarda il subaffitto, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che ha accesso al bonus anche il professionista che prende una stanza in sub-locazione all’interno dello studio di un altro autonomo il quale, a sua volta, ha preso l’immobile in affitto. Entrambi avranno diritto al credito d’imposta.
Stesso discorso per il professionista che utilizza un immobile di categoria catastale abitativa come studio o come bed and breakfast.
La cessione del credito, da utilizzare in F24, va notificata all’Agenzia delle Entrate per via telematica fino alla fine del 2021.