L’entità dei contributi e i tetti Isee per rientrare nell’agevolazione, che dà diritto a soldi da spendere per servizi di connessione e pc/tablet in comodato.
Entro la fine del mese, il bonus Internet potrà essere chiesto dagli aventi diritto. L’annuncio arriva dalla ministra dell’Innovazione Paola Pisano: la Corte dei Conti ha dato il via libera, la copertura finanziaria per erogare il beneficio c’è. Se ne parla da diverso tempo e la misura attira un certo interesse (ne avevamo parlato qui il mese scorso, quando ancora pochi erano i dettagli sul provvedimento: Bonus Internet e pc, come funziona): il contributo dà diritto a un massimo di 500 euro, spendibili per la propria connessione e per pc e tablet in comodato d’uso.
I destinatari sono famiglie con basso reddito, entro il tetto massimo Isee dei 20mila euro annui. Il voucher è unico, ma diviso in due parti: 200 euro sono destinati alle spese per la connessione, 300 ai pc in comodato.
Prevista anche una platea di beneficiari con Isee tra i 20mila e i 50mila euro annui: avranno diritto a un voucher di 200 euro per la connettività. Chi ottiene l’agevolazione può spenderla per migliorare il proprio collegamento a Internet, scegliendo un’offerta per la linea adsl di almeno 30 Mega al secondo, con tablet o pc fornito dallo stesso operatore.
Altro requisito necessario per accedere al bonus è non avere una connessione a Internet o averne una, ma più lenta dei 30 Mega al secondo.
Bisognerà rivolgersi all’operatore di telecomunicazione che vende il servizio di connessione scelto, abbinato a un tablet/pc in comodato d’uso. A lui si dovrà chiedere il voucher e il gestore si occuperà di tutto, compreso controllare che il richiedente rientri nei tetti Isee previsti. L’operatore applicherà, quindi, lo sconto.