Evasore fiscale assolto se paga prima dell’accertamento


Se il procedimento è già partito, l’evasore può chiedere il patteggiamento prima del dibattimento per ottenere uno sconto di pena.
Un evasore fiscale va assolto se salda il suo debito con l’Erario prima che scatti l’accertamento. Nel caso in cui, però, il procedimento sia già iniziato, può chiedere il patteggiamento. Lo ha deciso la Cassazione [1].
Per la Suprema Corte, il completo pagamento di quanto dovuto consente di non essere punibili, sempre che venga fatto nei tempi stabiliti dalla legge e che l’evasore non abbia avuto la notifica dell’accertamento.
In alternativa, cioè se il diretto interessato è già venuto a conoscenza dell’accertamento ed il procedimento penale è già partito, ha due possibilità: chiedere la riduzione della pena e l’esclusione delle pene accessorie tramite il patteggiamento oppure chiedere l’applicazione di una pena diminuita se sono superati o scaduti i termini di tempo e di conoscenza che avrebbero potuto permettere l’estinzione del reato.
Inoltre, aggiunge la Cassazione, l’apertura del dibattimento può essere rinviata dal giudice quando il debito con il Fisco è stato riconosciuto dall’imputato e già rateizzato, cioè in corso di pagamento. In questo modo, l’evasore ha la possibilità di patteggiare per ottenere una riduzione della pena.
note
[1] Cass. sent. n. 26529/2020 del 23.09.2020.