Professionisti: niente tasse sull’indennità Covid


Secondo l’Agenzia delle Entrate, l’erogazione assistenziale a chi è stato colpito dal coronavirus non sostituisce il reddito.
L’indennità Covid erogata ai professionisti dagli enti di previdenza a cui sono iscritti non va tassata. Lo ha appena chiarito l’Agenzia delle Entrate, ponendo, però, una serie di condizioni.
L’Agenzia precisa che i trattamenti che sostituiscono i redditi o il risarcimento per la perdita di un reddito equivalgono fiscalmente al reddito stesso. Ma per quanto riguarda i trattamenti delle casse previdenziali, vanno tassati solo quelli che rientrano in una delle categorie previste dalla legge, come ad esempio i redditi di lavoro dipendente o autonomo, i redditi d’impresa o di capitale, ecc.).
Nel caso di un’erogazione di tipo assistenziale a causa di un ricovero per coronavirus, di una quarantena o di un isolamento volontario per lo stesso motivo, le Entrate ricordano che non si tratta di un’indennità sostitutiva. Significa che, essendo un trattamento riconosciuto da un ente privato di previdenza e di assistenza a causa di un danno provocato da un evento calamitoso, tale indennità non rientra in una categoria di reddito e, pertanto, non va tassata.
Inoltre, l’Agenzia fa notare che l’importo dell’erogazione varia a seconda dello stato di bisogno del professionista e non in base al suo reddito. Uno stato che si può facilmente verificare sulla base dei certificati medici rilasciati dall’autorità sanitaria in cui si dimostra l’avvenuto contagio da Covid.