Meno detrazioni fiscali: il piano del Governo


Prende corpo l’ipotesi di diminuire l’accesso agli sconti per i redditi medio-alti anziché abbassare la percentuale al 17%.
Un taglio delle detrazioni fiscali per chi ha un reddito medio-alto, collocato tra i 55mila ed i 75mila euro lordi. Sarebbe questa una delle ipotesi al vaglio del Governo nell’ambito della riforma fiscale che mira a ridurre il numero delle detrazioni del 19% attualmente in vigore e che si pone come duplice obiettivo combattere l’evasione sia per finanziare il nuovo impianto dell’Irpef.
Nel dettaglio, l’idea è quella di limitare al 2% l’uso delle detrazioni da parte di questa fascia di contribuenti. Significa che chi guadagna 60mila euro lordi all’anno non potrebbe scalare più di 1.200 euro.
Il meccanismo, nelle intenzioni del ministero dell’Economia, dovrebbe essere progressivo, cioè ridurrebbe la possibilità di avere degli sconti fiscali con l’aumentare del reddito. In questo modo, si cercherebbe di non colpire eccessivamente il ceto medio e di tutelare i redditi più bassi. Le detrazioni interessate, come detto, sarebbero quelle del 19%, vale a dire quelle che interessano le spese mediche, la scuola dei figli, le attività sportive, ecc.
La via privilegiata, dunque, sembra quella di diminuire il ricorso alle detrazioni fiscali a chi guadagna di più anziché quella di ridurre la percentuale della detrazione dal 19% al 17%, ipotesi che sarebbe ormai scartata.
Il taglio alle detrazioni potrebbe essere attuato dopo l’approvazione della legge di Bilancio, almeno in una prima fase per poi diventare un intervento a regime.