Installare un gps nell’auto del coniuge è reato?


È legale mettere un dispositivo di geolocalizzazione all’interno di un’auto all’insaputa del proprietario? È legale pedinare e spiare le persone?
A volte non ci sono limiti alla gelosia. Pur di spiare il proprio partner si è disposti a tutto, anche a infrangere la legge, se necessario. Non sono pochi i casi di persone che ingaggiano investigatori privati per scovare i segreti più reconditi del proprio coniuge, soprattutto quando si ha il sospetto che in atto c’è un tradimento. A volte, il partner ingelosito si mette in proprio e comincia a fare da sé pedinamenti, appostamenti e tentativi di intercettazione. Spesso si ricorre a vere e proprie microspie, installate nel cellulare o nell’auto della persona interessata. Questi comportamenti sono leciti? Ti sei mai chiesto se installare un gps nell’auto del coniuge è reato?
Tutti sanno che il gps consente la geolocalizzazione dell’apparecchio su cui è installato. Si tratta di una tecnologia oggi molto diffusa, integrata perfino negli smartphone, che permette di determinare la posizione geografica dell’apparecchio. La tecnologia che sta alla base del gps funziona pressappoco così: il dispositivo trasmette segnali a un satellite in grado di favorire l’individuazione geografica del luogo in cui il dispositivo stesso si trova. È il meccanismo che consente il funzionamento dei navigatori satellitari, insomma. È legale installare un gps nell’auto del coniuge all’insaputa di questi? Se l’argomento ti interessa, prosegui nella lettura: ti occorreranno solamente cinque minuti per trovare le risposte che cerchi.
Indice
È legale pedinare una persona?
Per sapere se è reato installare un gps nell’auto del coniuge è necessario rispondere a una domanda che si pone alla base del problema che vogliamo analizzare: è legale pedinare una persona?
Seguire con il sistema gps l’auto del coniuge significa praticamente pedinarlo, sebbene con l’aiuto di un moderno strumento tecnologico che consente l’identificazione immediata del luogo in cui il bersaglio si trova.
Ebbene, pedinare una persona non è reato. Seguire una persona di nascosto non costituisce alcun illecito, a meno che il pedinamento non diventi persistente e/o molesto.
Per la precisione, un pedinamento insistente o invasivo può dar luogo a due crimini:
- al reato di molestia, che punisce con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda fino a 516 euro chi, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, per petulanza o per altro biasimevole motivo, reca a taluno molestia o disturbo (pensa al pedinamento ossessivo) [1];
- al reato di stalking, quando l’inseguimento sia in grado di ingenerare nella vittima un perdurante stato di ansia o di timore per l’incolumità propria o altrui, ovvero la costringa a cambiare le abitudini di vita (ad esempio, a non frequentare più certi luoghi per evitare l’appostamento del pedinatore) [2].
Ad esempio, secondo la giurisprudenza [3], il fatto di pedinare e attendere un congiunto del presunto debitore sotto casa in ora notturna in compagnia di altre persone, posto in essere successivamente a numerose e insistenti telefonate, costituisce condotta molesta, caratterizzata sotto il profilo soggettivo dalla petulanza, intesa come volontà specifica di dare fastidio a una persona, idonea ad integrare il reato di molestie.
È legale installare un gps nell’auto del coniuge?
Da quanto detto nel precedente paragrafo si evince anche la risposta alla domanda se sia legale o meno installare un gps nell’auto del coniuge all’insaputa di questi.
In linea di massima, è legale seguire una persona mediante una microspia che, attraverso il segnale che emette, restituisca la posizione del veicolo in movimento.
Infatti, pur avvalendosi di uno strumento tecnologico, si tratta pur sempre di un pedinamento, pertanto lecito nei limiti di cui abbiamo detto sopra.
Anche secondo la giurisprudenza, l’utilizzo del gps per rintracciare i movimenti di una persona è assimilabile al pedinamento e non costituisce una specifica violazione di legge.
Certo, sussiste comunque il rischio di incorrere nei reati di stalking oppure di molestie, se l’attività di controllo comincia a diventare eccessivamente invasiva e molesta.
Microspia nell’auto del coniuge: è reato?
Ben diversa è l’ipotesi di chi voglia ascoltare le conversazioni che avvengono nell’auto del coniuge. In questo caso occorrerebbe l’installazione non di un gps, utile solamente per il rilevamento della posizione geografica, bensì una vera e propria “cimice” o microspia utile a captare le conversazioni in atto.
Installare una microspia nell’auto del coniuge costituisce il reato di interferenze illecite nella vita privata, punito, a querela di parte, con la reclusione da sei mesi a quattro anni [4].
Le intercettazioni, infatti, sono legali solamente quando disposte dall’autorità giudiziaria per specifici reati ed eseguite dalla polizia con i mezzi a propria disposizione.
Improvvisarsi investigatori è dunque molto rischioso, soprattutto se si intende intercettare le conversazioni (ambientali o telefoniche) di altre persone. In questo caso, il reato è praticamente sicuro.
note
[1] Art. 660 cod. pen.
[2] Art. 612-bis cod. pen.
[3] Cass., sent. n. 7379/2000.
[4] Art. 615-bis cod. pen.
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Ovviamente, attraverso l’installazione di un gps nell’auto della propria moglie o del proprio marito è un chiaro segnale della sfiducia verso colei o colui con cui è stata fatta una promessa di unione sacra. Da persona che vede il matrimonio come un vincolo inscindibile, ritengo che qualora dovessero esserci incomprensioni tra coniugi, onde evitare ulteriori problemi, è sempre bene parlare e cercare di risolvere le questioni irrisolte
Ormai, non credo più alla favoletta del felici e contenti. La gente si stanca facilmente e non ci mette nulla a guardare fuori dalla propria relazione alla ricerca di un diversivo dalla solita routine della vita di coppia. Ed è così che si arriva all’infedeltà. Ed è così che una persona attenta si accorge che qualcosa non va nel proprio rapporto di coppia e allora scatta una lampadina. Magari si deve evitare di cadere nell’illecito, ma credo sia giusto indagare per non passare da cornuti e fessi e per cercare di essere felici se davvero il proprio marito o la propria moglie hanno un’altra persona al di fuori del matrimonio
Io sono arrivato al pedinamento della mia compagna. E per fortuna… Ero indeciso se seguirla o meno, ma prima del matrimonio sembrava che ogni cosa stesse prendendo una piega sbagliata ed ero incredulo di come tutta la felicità iniziale si fosse trasformata in ansia e nervosismo…Poi, ho capito perché c’erano tutti quei dubbi e quei problemi,. Lei si stava vedendo con un altro uomo ed ho scoperto il tradimento prima di sposarci… Insomma, è stato un bene. Ho evitato di spiare il suo cellulare o di invadere la privacy, per evitare guai con la giustizia, ma ho semplicemente seguito e l’ho beccata
pur di scoprire dove andasse sempre mio marito quando diceva che aveva orari particolari in palestra e trascorreva sempre meno tempo in casa, ho iniziato a dubitare della sua fiducia e della sua lealtà. Ho fatto bene. Un giorno ho visto che sulla camicia c’erano macchie di trucco… Non era il mio anche perché la camicia era pulita prima di uscire e lui è rientrato la sera. Un giorno ero tentata di installare un’app sul suo smartphone per capire dove fosse andato, ma alla fine sono passata al tradizionale pedinamento e così è stato colto con la sua amante mentre uscivano insieme e amoreggiavano credendo che nessuno potesse vederli
Ma dico io, perché una persona deve arrivare ad installare un gps? O la fiducia c’è e allora si vive serenamente il rapporto di coppia oppure se non c’è più fiducia ci sia lascia…mica bisogna per forza rimanere sposati ed arrivare a tutti questi giochetti di spionaggio. Bisogna parlare ed essere sinceri. Può capitare che un matrimonio non funzioni e che le cose non vadano più come un tempo. Se l’intenzione di riprovare c’è, allora si combatte insieme per trovare una soluzione, altrimenti ci si saluta nel rispetto reciproco..ma non ha alcun senso dannarsi l’anima per qualcosa che non va da tempo e farsi del male reciprocamente rischiando anche di cadere nell’illegalità….non ne vale la pena