Covid: le indicazioni del Viminale sul coprifuoco


Una nota del ministero dell’Interno spiega ai sindaci come devono comportarsi per poter chiudere strade e piazze dopo le 21 per evitare assembramenti.
Tutto o quasi nelle mani dei sindaci. Il Viminale ha dato una serie di indicazioni sul coprifuoco da attuare a livello locale per contenere la diffusione del Covid. Regole messe nero su bianco in una nota spedita ai prefetti e al Dipartimento di pubblica sicurezza, ma che interessa soprattutto i Comuni.
La nota, che prova a far chiarezza su quanto disposto dall’ultimo Dpcm in materia di limitazioni alla mobilità, chiarisce che il coprifuoco può essere attuato non necessariamente tutta la settimana ma solo nei giorni, nelle ore e nei luoghi in cui c’è maggiore concentrazione di persone. Non solo: addirittura, sarà possibile chiudere una sola parte di una strada o di una piazza per limitare l’accesso senza vietarlo del tutto. Insomma, consentire il passaggio di poche persone per volta, in modo da evitare assembramenti.
I sindaci potranno adottare queste misure in qualità non tanto di primi cittadini ma di autorità sanitarie locali. Ma – recita la nota del ministero dell’Interno – non dovranno oltrepassare «quanto ritenuto necessario a conseguire gli effetti del Dpcm». In altre parole: la nota lascia intuire che, trattandosi di una limitazione alla libertà personale di movimento, occorre adoperare delle restrizioni contro gli assembramenti ma senza esagerare.
Inoltre, i sindaci sono tenuti ad informare tempestivamente la cittadinanza e le associazioni di categoria con ogni mezzo sulle limitazioni in arrivo.
Non sarà possibile decidere da un momento all’altro ed in modo arbitrario il coprifuoco: il Viminale chiede che prima di chiudere le strade e le piazze dopo una certa ora, i sindaci sono tenuti a valutare l’andamento della pandemia sul proprio territorio, a partire dai dati epidemiologici, che dovranno essere confrontati con le strutture di prevenzione sanitaria.
Successivamente, sindaci, prefetti e responsabili delle strutture sanitarie territoriali dovranno decidere dove e quando attuare la chiusura dopo le 21 e per quanto tempo. In caso di situazioni particolarmente a rischio, saranno sempre i sindaci a firmare delle ordinanze urgenti.
Il Ministero chiede anche di tenere in considerazione la capacità di intervento delle forze di polizia, sia statali sia locali. Qui, spetterà ai questori definire i contingenti da impiegare per il controllo del territorio.