Cassa integrazione e licenziamenti: novità in arrivo


Proroga dell’ammortizzatore sociale di sei settimane più altre 12 nel nuovo anno. Verso il prolungamento al 31 gennaio del divieto di licenziare.
Governo e sindacati sono al lavoro per prolungare sia il periodo di cassa integrazione sia il divieto di licenziamento. Per l’ammortizzatore sociale, si pensa ad un apposito decreto collegato alla legge di Bilancio con cui verrà introdotta una proroga di sei settimane per le aziende che a novembre avranno esaurito le 18 settimane di cassa Covid. In questo modo, si potrà coprire l’intero anno. Il provvedimento dovrebbe essere approvato entro la fine del mese.
Inoltre, sono previste altre 12 settimane di cassa integrazione Covid nel 2021, gratuita per chi ha registrato una perdita di fatturato nei primi tre trimestri del 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La percentuale della diminuzione del fatturato non è stata ancora confermata, ma si parla di un calo del 20%.
L’altra novità riguarda il divieto di licenziamento, in vigore praticamente dall’inizio della pandemia fino al 31 dicembre 2020. Il Governo si è detto disponibile a prorogarlo al 31 gennaio 2021, cioè fino alla fine dello stato di emergenza. Per evitare rischi di incostituzionalità, si pensa ad allentare il divieto in forma graduale, limitandolo da febbraio alle imprese che beneficiano della cassa integrazione Covid: non potrebbero licenziare per ragioni economiche (il giustificato motivo oggettivo) né operare dei licenziamenti collettivi.
Resta la possibilità di lasciare a casa i lavoratori delle aziende che cessano l’attività, che dichiarano il fallimento o che sottoscrivono con i sindacati più rappresentativi degli accordi con incentivi all’esodo.