Il presidente della Campania ha chiesto un lockdown nazionale. La maggior parte dei governatori sta inasprendo le norme anticontagio con ordinanze.
Il Paese va verso una nuova stretta per contrastare l’aumento di positivi e ricoverati per Coronavirus. C’è da aspettarsi un nuovo decreto del presidente del Consiglio dei ministri, con nuove misure, anche se nessuno può sapere con certezza quando arriverà.
Si parla di un possibile dpcm entro la fine della settimana e, intanto, si naviga a vista.
Il lockdown nazionale
L’ipotesi lockdown in tutta Italia non è da escludere – nulla è da escludere in queste ore, a livello teorico -, ma appare come l’extrema ratio, quindi come una prospettiva non concretamente attuabile nell’immediato. Il Governo vorrebbe evitarlo, ma già oggi molteplici sono state le allusioni dei presidenti delle Regioni.
Dal governatore della Lombardia Attilio Fontana, che ha parlato genericamente di «provvedimenti diversi» per la sua Regione qualora servissero (per approfondire leggi qui: Covid: Fontana minaccia il lockdown in Lombardia), all’omologo della Campania Vincenzo De Luca che, invece, ha proprio invocato un lockdown locale e nazionale. Qui, una nuova ordinanza arriverà tra domani e domenica.
I lockdown locali
Più probabile di una chiusura dell’intera nazione, quella di singole Regioni, come potrebbe avvenire in Campania con la nuova ordinanza di De Luca che oggi ha anticipato un possibile lockdown di 30-40 giorni (per approfondire leggi qui: Covid, De Luca: se non chiude il Governo chiudiamo noi).
La Sardegna sembrava intenzionata a uno scenario simile, anche se della durata di 15 giorni. Questo comporterebbe un isolamento della regione blindata, verso la quale non si potrebbe né entrare, né uscire.
Il coprifuoco nazionale
Un’ipotesi, contemplata dal Corriere della Sera, è quella di un coprifuoco nazionale, sulla scia dei provvedimenti regionali di questi giorni in Lombardia, Campania, Lazio e altri territori.
Vorrebbe dire stop alle uscite di casa in orario serale, probabilmente in anticipo rispetto agli orari delle ordinanze regionali: in tal caso, il coprifuoco parte dalle 23 o dalle 24 e dura fino alle 5 del mattino.
Un eventuale coprifuoco nazionale, secondo il quotidiano milanese, potrebbe invece iniziare alle 21 o alle 22. Potrebbero chiudere palestre e piscine e, solo nel weekend, i centri commerciali.
La scuola
Quanto alla scuola, il Governo non è intenzionato al momento a chiuderla. L’ultimo dpcm disponeva un 50% di lezioni a distanza per le superiori. La Lombardia, per esempio, ha preso un provvedimento più drastico, ordinando che tutti i licei e gli istituti tecnici debbano adottare da lunedì esclusivamente la didattica a distanza, ma non è escluso un ripensamento.
tutti al lavoro,,,questa pandemia ha origini sovranaturali, nessun responsabile ,,,ne per dolo ne per colpa,,,solo stipendioni per i vari burocrati e parlamentari,,,ONU, TRIBUNALI INTERNAZIUONALI; BRUXELLEL L”AJA;;PARLAMENTARI NOSTRANI;:;;;SOLO IL DIRETTORE DI RADIO MARIA HA INDICATO CHIARAMENTE LA RESPOOSABILITA;;UN ATTO DI GUERRA;;ECONOMICA O MENO