Era un tema caldo, al centro di uno scontro Governo-sindacati: lo stop alla possibilità di mettere alla porta i lavoratori è confluito nel decreto Ristori.
Il blocco dei licenziamenti continua fino al 31 gennaio. La proroga è stata inserita nel provvedimento, approvato oggi in Consiglio dei ministri, sui ristori ai lavoratori danneggiati dalle chiusure del nuovo Dpcm.
Il divieto di licenziare era già in vigore e sarebbe scaduto il 31 dicembre. L’ipotesi di prolungarlo era stata annunciata dalla ministra del Lavoro Nunzia Catalfo. I sindacati avrebbero voluto la proroga fino a marzo.
Nel nuovo pacchetto di misure anche altre sei settimane a disposizione per chiedere la cassa integrazione Covid, per il periodo compreso tra il 16 novembre 2020 e il 31 gennaio 2021. Riguardano chi ha già chiesto le nove settimane di cassa integrazione previste dal decreto agosto. Sarà interamente a spese dello Stato per le aziende colpite dal nuovo Dpcm.
Quanto agli indennizzi per le attività costrette a chiudere o alle limitazioni d’orario per effetto del decreto, i contributi in alcuni casi superano fino a quattro volte quanto ricevuto in primavera per far fronte alla diminuzione del fatturato. Non potranno comunque oltrepassare i 150mila euro e le percentuali varieranno a seconda del tipo di attività.
Le somme potrebbero raggiungere il 400% dei precedenti incassi, in particolare nel caso di alcune categorie, come discoteche e locali da ballo. Si aggirerebbe, invece, sul 200% del contributo a fondo perduto ottenuto nei mesi scorsi, per palestre, piscine, cinema e parchi tematici. I ristoranti dovrebbero ricevere tra il 150 e il 200% di quanto già incassato durante la prima ondata di Covid, anche se la percentuale è ancora da stabilire con precisione. Indennizzi al 150% per alberghi e case vacanza, al 100% per tassisti e noleggio con conducente.
Il decreto Ristori prevede anche lo stop dell’Imu per chi dovrà chiudere e un nuovo credito d’imposta per gli affitti; il blocco dei pignoramenti fino alla fine del 2020; il voucher per chi ha comprato biglietti per spettacoli fino al 31 gennaio 2021.
Sostegni anche ai lavoratori stagionali, dello spettacolo, intermittenti, porta a porta e prestatori d’opera, che riceveranno un’indennità da mille euro. Aumentate le risorse sul fronte della sanità e della cultura: 30 milioni di euro per i test antigenici rapidi; 100 milioni per editoria e librerie. I soldi, assicura il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, arriveranno entro il 15 novembre.