Per evitare il fenomeno delle dimissioni in bianco, la legge ha introdotto un’apposita procedura telematica da seguire per recedere dal rapporto di lavoro.
Hai ricevuto un’offerta di lavoro che non vuoi rifiutare. Hai deciso di rassegnare le dimissioni dal tuo attuale posto di lavoro e vuoi sapere se puoi seguire la relativa procedura telematica per il tramite di un patronato.
Le dimissioni dal rapporto di lavoro sono un atto volontario che il lavoratore può sempre decidere di adottare, nel rispetto del periodo di preavviso previsto dal contratto collettivo applicato al rapporto di lavoro.
A partire dal 2016, tuttavia, l’esercizio della facoltà di recesso da parte del dipendente è stato procedimentalizzato ed è necessario dimettersi in via telematica seguendo l’apposita procedura prevista dalla legge.
Ma come dare le dimissioni con il patronato? Tutti i lavoratori che non vogliono seguire in modo autonomo la procedura telematica di dimissioni possono rivolgersi agli intermediari autorizzati, tra cui gli enti di patronato.
Indice
Dimissioni del rapporto di lavoro: cosa sono?
Il lavoratore subordinato può decidere, per sua scelta insindacabile, di dimettersi da un contratto di lavoro a tempo indeterminato se non ha più interesse a prestare la propria attività lavorativa alle dipendenze dell’attuale datore di lavoro.
Le dimissioni, al contrario del licenziamento, non devono fondarsi necessariamente su una giusta causa o un giustificato motivo e possono essere rassegnate senza dover indicare la ragione che le ha determinate.
L’unico obbligo che il lavoratore dimissionario deve rispettare è il preavviso di dimissioni [1]. Salvo il caso delle dimissioni per giusta causa, rassegnate a causa di un gravissimo comportamento inadempiente del datore di lavoro che non consente più la prosecuzione del rapporto, nemmeno per un istante [2], infatti, il lavoratore deve comunicare le dimissioni in anticipo, con un periodo di preavviso la cui durata è prevista dal contratto collettivo di settore.
La libertà di recedere dal rapporto di lavoro, ovviamente, non è prevista nel caso del contratto a termine. In tale ipotesi, infatti, le parti si sono vincolate ad eseguire il contratto di lavoro per un determinato periodo e, prima dello spirare del termine, il lavoratore non può dimettersi.
Dimissioni telematiche: cosa sono?
Nel 2016, è entrato in vigore uno dei decreti attuativi del Jobs Act [3] che ha previsto l’obbligo di seguire un’apposita procedura telematica di dimissioni per recedere dal rapporto di lavoro. In particolare, la procedura online deve essere seguita in caso di:
- dimissioni volontarie;
- dimissioni per giusta causa;
- risoluzione consensuale del rapporto di lavoro.
Tale procedura persegue lo scopo di porre fine al fenomeno delle dimissioni in bianco. Infatti, la procedura telematica di dimissioni consente di verificare con certezza l’identità del lavoratore dimissionario e la sua reale volontà di procedere alla cessazione del rapporto di lavoro.
Dimissioni telematiche: come funziona la procedura?
La procedura di dimissioni telematiche prevede la necessità di inserire, nell’apposito form online disponibile nel sito cliclavoro.gov.it, una serie di informazioni relative al rapporto di lavoro e alla tipologia di comunicazione. Il lavoratore dovrà, quindi, indicare la data di decorrenza delle dimissioni o della risoluzione consensuale del contratto.
Una volta inserite tutte le informazioni richieste, il lavoratore potrà salvare la comunicazione di dimissioni oppure procedere direttamente all’inoltro. Le dimissioni telematiche giungeranno direttamente all’indirizzo pec del datore di lavoro e della sede territoriale dell’Ispettorato nazionale di lavoro. Entro 7 giorni dalla data dell’inoltro telematico, il lavoratore potrà procedere, seguendo la medesima procedura, alla revoca delle dimissioni rassegnate.
Come dare le dimissioni con il patronato?
Per procedere alle dimissioni telematiche, il lavoratore ha due alternative.
Se è in possesso del PIN dispositivo Inps oppure dello Spid (sistema pubblico di identità digitale) il lavoratore può seguire la procedura telematica di dimissioni in modo autonomo, entrando nell’apposita sezione del sito cliclavoro.gov.it.
In alternativa, il lavoratore potrà decidere di inoltrare le dimissioni telematiche tramite i servizi informatici messi a disposizione degli intermediari autorizzati. In particolare, per farsi assistere nella procedura telematica dimissioni, il lavoratore potrà rivolgersi ai seguenti soggetti:
- organizzazioni sindacali;
- enti bilaterali;
- enti di patronato;
- consulenti del lavoro;
- sede territoriale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro;
- commissioni di certificazione dei contratti di lavoro.
Occorre ricordare che le dimissioni o la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro comunicati con modalità diverse da quella telematica prescritta dalla legge sono inefficaci.
note
[1] Art 2118 cod. civ.
[2] Art. 2119 cod. civ.