Cosa sono le liste selettive contro i soggetti a rischio evasione


L’Agenzia effettuerà incroci con le dichiarazioni dei redditi e il patrimonio per definire i contribuenti da sottoporre a verifica fiscale; l’anomalia riscontrata dovrà però essere supportata da altre verifiche.
Entro il 31 gennaio 2014, banche e altri operatori finanziari avranno ultimato l’invio all’Anagrafe Tributaria del fisco di ogni conto corrente e attività su di esso posta da tutti i cittadini italiani (leggi l’approfondimento: “Fisco più forte: da febbraio attenti a come gestite i conti corrente“).
Grazie a tali dati, il fisco potrà creare liste selettive dei soggetti a maggior rischio di evasione: uno strumento creato dalla legge per mettere a disposizione del Fisco un ulteriore potere per combattere l’evasione fiscale ed effettuare le indagini.
Infatti, l’agenzia delle Entrate avvalendosi delle informazioni acquisite ed attraverso apposite elaborazioni informatiche di massa, è in grado di individuare specifici indici di controllo.
I risultati di tali elaborazioni genereranno indicatori di anomalia finanziaria i quali comunque, di per sé, non costituiscono indizi di evasione fiscale, ma rappresentano solo elementi di rischio da valutare e poi, eventualmente, procedere a un controllo.
Tra le anomalie riscontrabili vi potrebbero essere quelle che selezionano contribuenti che hanno posto in essere operazioni non coerenti rispetto al proprio profilo economico-finanziario, oppure che hanno in uno o più anni manifestato saldi anomali rispetto a quanto rappresentato con la dichiarazione dei redditi.
Come detto, l’anomalia finanziaria non dovrebbe essere sufficiente all’attivazione di una selezione di soggetti da sottoporre a controllo. L’Agenzia dovrà effettuare ulteriori incroci tali da suffragare l’anomalia riscontrata.
Gli incroci con redditi e patrimoni
Come appena detto, un incrocio necessario, nel caso di riscontro di un’eccessiva movimentazione sul conto corrente, è analizzare la coerenza di tali movimentazioni con le dichiarazioni dei redditi del contribuente. Le anomalie e gli incroci patrimoniali e dichiarativi consentiranno, finalmente, al fisco di creare le liste di controllo e attivare specifiche attività istruttorie di accertamento. Le strutture centrali potrebbero direttamente attivare sul contribuente controlli standardizzati (redditometro); ovvero gli uffici periferici, sulla base delle informazioni ricevute, ulteriori analisi, ovvero controlli interni ovvero inviare ai contribuenti dei questionari ovvero aprire una vera e propria verifica fiscale.
note
Autore immagine: 123rf.com