La pensione di reversibilità si perde in caso di nuovo matrimonio?


Chi si risposa perde la pensione di reversibilità dell’ex coniuge ma è dovuto l’assegno una tantum.
Un nostro lettore ci rappresenta la sua situazione: vedovo e con pensione di reversibilità della moglie defunta. L’uomo vorrebbe risposarsi ma non ha idea di quali potrebbero essere le conseguenze sulla pensione. Ci chiede pertanto se la pensione di reversibilità si perde in caso di nuovo matrimonio. Cerchiamo di fare il punto della situazione.
Indice
Pensione di reversibilità: come funziona
Se il soggetto deceduto era titolare di pensione, ai familiari superstiti spetta la pensione di reversibilità, cui hanno diritto anche i superstiti dell’assicurato che sia deceduto nel corso del mese di presentazione della domanda di pensione di inabilità (sempre che sussistano i requisiti richiesti per il riconoscimento del diritto) oppure nel corso del mese di perfezionamento dei requisiti.
La pensione di inabilità (anche se materialmente non ancora erogata) trasmette ai superstiti la maggiorazione contributiva spettante al dante causa riconosciuto inabile.
Se il lavoratore deceduto era titolare di una pensione supplementare diretta, ai familiari superstiti è corrisposta una pensione supplementare di reversibilità.
Pensione indiretta: come funziona
Si distingue dalla pensione di reversibilità la cosiddetta pensione indiretta. La pensione indiretta spetta ai superstiti del lavoratore che al momento del decesso aveva maturato i requisiti di assicurazione e di contribuzione per la pensione di vecchiaia (non occorre il requisito dell’età pensionabile) o per l’assegno di invalidità (non è necessario che il deceduto sia stato riconosciuto invalido o inabile).
In mancanza di tali requisiti, solo ai superstiti dei lavoratori dipendenti (e non anche a quelli dei lavoratori autonomi) può spettare la pensione indiretta privilegiata, a patto che ricorrano i requisiti previsti; se mancano anche questi, spetta solo l’indennità di morte.
Chi si risposa perde il diritto di percepire la pensione di reversibilità
Tra i motivi di cessazione del diritto alla pensione ai superstiti, elencati all’articolo 3 del Dlgs 18 gennaio 1945, n. 39, figura il nuovo matrimonio contratto dal vedovo (o dalla vedova).
In particolare, il diritto alla pensione di reversibilità o alla pensione indiretta cessa per il coniuge, quando si risposa ossia contrae nuovo matrimonio.
In questo caso, gli spetta solo un assegno una tantum pari a due annualità della propria quota di pensione, compresa la tredicesima mensilità, nella misura in pagamento alla data del nuovo matrimonio.
Se la pensione risulta erogata, oltre che al coniuge, anche ai figli, la pensione deve essere riliquidata in favore di questi ultimi applicando le aliquote di reversibilità previste in relazione alla mutata composizione del nucleo familiare.
Altre cause per cui si perde la reversibilità
Abbiamo appena visto quando l’ex coniuge superstite perde la pensione di reversibilità o la pensione indiretta. Ecco invece le cause di cessazione del beneficio per gli altri parenti; in particolare, per i figli:
- nella generalità dei casi, al compimento del 18° anno di età;
- se studenti, in caso di interruzione o conclusione del corso di studi o di inizio di un’attività lavorativa oppure di raggiungimento del limite di età (21° anno e, se universitari, 26° anno). La prestazione di un’attività lavorativa da parte dei figli studenti, il superamento del 21° anno di età e l’interruzione degli studi non determinano l’estinzione, ma soltanto la sospensione del diritto alla pensione. Il superamento del 26° anno comporta la cessazione del diritto;
- se inabili, al venir meno dello stato di inabilità;
I genitori, invece, perdono la pensione di reversibilità o quella indiretta se conseguono un’altra pensione.
Infine, restano i fratelli e le sorelle: questi perdono la pensione di reversibilità o quella indiretta se conseguono un’altra pensione, si sposano o se viene meno lo stato di inabilità.
note
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