Covid: ecco il test da fare ai bambini


Lo hanno ideato quattro scienziate e mamme che lavorano all’Università statale di Milano: è il tampone per i piccoli, stessa efficacia di quello molecolare.
È una creazione italiana, ispirata al protocollo di un tampone che aveva già avuto successo negli Stati Uniti: il test salivare per i bambini. A tutti gli effetti un tampone molecolare riservato ai più piccoli, per la rilevazione del Coronavirus, solo meno invasivo e con lo stesso grado di affidabilità.
Lo ha sviluppato un team di ricercatori dell’Università statale di Milano, coordinato da Gianvincenzo Zuccotti, in base a un protocollo dell’Università di Yale disponibile in open science.
Il tampone classico, infatti, non è doloroso ma fastidioso senz’altro, perché l’operatore che lo effettua deve prelevare materiale abbastanza da averne a disposizione per valutare se ci sono tracce di virus.
Il tampone per bimbi, invece, implica una minore collaborazione da parte del piccolo che si sottopone all’esame. È in grado di individuare il virus anche in pre-sintomatici e asintomatici. Il suo punto di forza consiste nell’altissima affidabilità, a partire dalla raccolta di un campione di saliva con un piccolo rullo di cotone che viene passato sotto la lingua. Per questo è meno invasivo del tampone tradizionale.
Del team che ha messo a punto questo test fanno parte quattro scienziate mamme: Elisa Borghi, Daniela Carmagnola, Claudia Dellavia e Valentina Massa. Tra tutte e quattro hanno undici figli.
«Nei mesi scorsi ci siamo chieste come avremmo passato l’inverno, con i bambini obbligati al tampone ogni volta che si prendevano un raffreddore, frequenti nei mesi freddi», ha spiegato Borghi. Hanno contattato i colleghi di Yale dopo aver letto che un loro test per bimbi aveva già ricevuto l’ok della Food and drug administration (Fda). A settembre, il test della Statale era pronto.
Il test identifica soggetti con alta carica virale anche quando non presentano sintomi o non li hanno ancora; è noto come i bambini non siano immuni dal Covid, ma spesso lo sviluppano in forme più blande. Grazie a questo test si possono isolare i cosiddetti «superspreader», responsabili dell’80% dei contagi. Questo tipo di tampone è inoltre eseguibile anche a casa, anche se poi deve necessariamente essere portato in laboratorio per essere fatto analizzare. Il risultato si ottiene in 24 ore.
«È un tampone veloce, facile che potrebbe essere messo a disposizione dei pediatri di famiglia per diagnosticare in maniera non invasiva l’infezione da Sars-CoV-2, almeno tra i bambini di 3-6 anni che, come è noto, sono spessissimo soggetti a forme virali e per i quali il rischio di ricorrere ripetutamente durante l’inverno al tampone nasofaringeo e alle code dei drive-through è molto elevato», ha spiegato Zuccotti, docente di Pediatria e preside di Medicina e Chirurgia alla Statale.
L’affidabilità dei risultati è pari al 96%, la stessa del tampone classico, superiore, quindi, a quella dei test rapidi antigenici.