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Permessi lavorativi cumulabili: cosa dice la legge?

8 Gennaio 2021 | Autore:
Permessi lavorativi cumulabili: cosa dice la legge?

La legge tutela la disabilità anche tramite la concessione di appositi permessi retribuiti sul lavoro.

Nel nostro ordinamento, esistono diverse norme con cui viene tutelata la disabilità. Una delle principali forme di tutela offerte è rappresentata dai cosiddetti permessi 104, ossia, dei permessi retribuiti che permettono al lavoratore disabile oppure al lavoratore che debba assistere un parente stretto affetto da disabilità di assentarsi dal lavoro per un certo numero di ore mantenendo, comunque, il diritto alla retribuzione.

La fruizione dei permessi 104, tuttavia, pone spesso degli interrogativi per i lavoratori, soprattutto sulla cumulabilità. Sono ammissibili i permessi lavorativi cumulabili? Cosa dice la legge?

La normativa è abbastanza permissiva sul punto e, al ricorrere di determinate condizioni, consente il cumulo tra le varie forme di permesso retribuito riconosciute ai lavoratori. Ma andiamo per ordine.

Cosa sono i permessi 104?

Uno dei principali strumenti di tutela previsti dalla legge [1] per i disabili, nell’ambito del rapporto di lavoro, è rappresentato dai cosiddetti permessi 104 (dal nome della legge che li ha istituiti).

Si tratta dell’attribuzione di permessi retribuiti ai seguenti soggetti:

  • disabili in situazione di gravità;
  • genitori, anche adottivi o affidatari, di figli disabili in situazione di gravità;
  • coniuge, parte dell’unione civile, convivente di fatto, parenti o affini entro il 2° grado di familiari disabili in situazione di gravità.

Il diritto alla fruizione dei permessi 104 può essere esteso anche ai parenti e agli affini di terzo grado ma solo se i genitori o il coniuge o la parte dell’unione civile o il convivente di fatto della persona con disabilità grave si trovino in una delle seguenti condizioni:

  • hanno compiuto sessantacinque anni di età;
  • sono anche essi affetti da patologie invalidanti;
  • sono deceduti o mancanti.

Senza entrare troppo nel dettaglio, nella gran parte dei casi all’avente diritto spettano tre giorni di permesso mensile che possono essere frazionabili in ore.

Permessi 104: si possono prendere per assistere più disabili?

La prima ipotesi di cumulo dei permessi 104 può presentarsi quando lo stesso lavoratore deve assistere più disabili.

La legge [2] ammette il cumulo a condizione che il dipendente che deve prestare assistenza nei confronti di più persone in situazione di handicap grave sia il coniuge o un parente o affine entro il primo grado o entro il secondo grado qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 65 anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.

La cumulabilità non è mai ammessa se anche uno dei familiari da assistere sia un parente o un affine di terzo grado.

Permessi 104: si possono prendere per assistere un disabile che ha già i permessi?

La seconda possibilità di cumulo si verifica quando il lavoratore richiede i permessi 104 per assistere un disabile lavoratore che fruisce dei permessi anche per sé stesso.

In tal caso, la possibilità di cumulare i permessi è ammessa al ricorrere di determinate condizioni [3].

In particolare, il lavoratore non disabile, familiare convivente del lavoratore handicappato, può prendere i permessi 104 anche se il disabile lavoratore da assistere già fruisce dei permessi per se stesso se ricorrono due condizioni:

  1. il lavoratore disabile, anche se beneficia dei propri permessi, deve avere un’effettiva necessità di essere assistito da parte del familiare lavoratore convivente. In particolare, l’esigenza di assistenza deve essere verificata del medico della sede Inps anche con riferimento alla gravità dell’handicap;
  2. nel nucleo familiare non deve essere presente un altro familiare non lavoratore che sia in condizione di prestare assistenza.

Posso cumulare permessi 104 e congedo straordinario?

Infine, l’ultima possibilità di cumulo si può ipotizzare tra i permessi 104 ed il congedo straordinario biennale retribuito previsto per l’assistenza ad un parente convivente in condizione di grave disabilità [4].

In particolare, può succedere che lo stesso lavoratore abbia usufruito, per una parte del mese, del congedo straordinario e che voglia, nella parte restante del mese, fruire anche dei permessi retribuiti 104. È possibile un simile cumulo?

La legge ammette la cumulabilità. La disposizione prevede, infatti, che per l’assistenza allo stesso figlio con handicap in situazione di gravità, i diritti sono riconosciuti ad entrambi i genitori, anche adottivi, che possono fruirne alternativamente ma negli stessi giorni l’altro genitore non può fruire dei permessi 104. I due strumenti non possono essere, dunque, fruiti contemporaneamente ma possono comunque essere cumulati nello stesso mese.


note

[1] Art. 33 L. 104/1992.

[2] Art. 6 D. Lgs. 119/2011.

[3] Circolare Inps n. 37 del 18.02.1999.

[4] Art. 42 co. 5 D. Lgs. 151/2001.


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