Covid e genitori separati: ok alle visite ai figli


Le Faq del Governo consentono gli spostamenti per raggiungere i minori e portarli con sé durante i periodi stabiliti nel provvedimento di separazione o divorzio.
Con le vigenti restrizioni agli spostamenti stabiliti dal nuovo Dpcm, un problema frequente è quello che riguarda i genitori separati o divorziati che vorrebbero andare a trovare i figli minori durante i giorni e gli orari stabiliti per gli incontri.
Il Decreto non ha previsto espressamente questa situazione e si è limitato a stabilire le regole generali per gli spostamenti consentiti nelle tre aree (gialla, arancione e rossa) in cui sono state inserite le Regioni italiane: tra i motivi che consentono di muoversi (le comprovate esigenze lavorative, i motivi di salute o le altre situazioni di necessità) non compaiono le visite ai figli per i genitori divisi.
Adesso, però, sono arrivate le nuove Faq pubblicate dal Governo: le risposte alle domande più frequenti dei cittadini, che indicano cosa è possibile fare e cosa no. Tra queste, c’è proprio la domanda specifica: «Sono separato o divorziato, posso andare a trovare i miei figli minorenni?». La risposta è positiva, a prescindere dalla zona gialla, arancione o rossa di residenza del genitore o dei bambini. Il Governo, in tutti e tre i casi, dice: «Sì. Gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti anche tra Comuni di aree differenti».
Ci sono però delle prescrizioni da rispettare: «Tali spostamenti dovranno in ogni caso avvenire scegliendo il tragitto più breve e nel rispetto di tutte le prescrizioni di tipo sanitario (persone in quarantena, positive, immunodepresse etc.), nonché secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio o, in assenza di tali provvedimenti, secondo quanto concordato tra i genitori».
La base di riferimento sarà quanto stabilito dal giudice (o dai genitori stessi, in caso di separazione consensuale o divorzio congiunto) circa i giorni e gli orari individuati e consentiti per visite e incontri in presenza. In tali occasioni, lo spostamento diventa legittimo e ammesso, salvi i casi di quarantena o di riscontrata positività al Covid-19 che evidentemente lo impediscono per motivi di salute che impongono l’isolamento e vietano di muoversi dalla propria abitazione.
Nelle zone o negli orari in cui vigono le restrizioni generali agli spostamenti (come nelle zone rosse ed arancioni o anche in quelle gialle dalle 22 alle 5), sarà comunque necessario munirsi dell’autocertificazione, da esibire alle forze dell’ordine in occasione dei controlli, per documentare questo specifico motivo, indicando anche il luogo di provenienza e quello di destinazione.