Quando si perde il posto di lavoro occorre cogliere tutte le opportunità offerte dal nostro ordinamento.
Hai ricevuto una lettera di licenziamento. Ti senti smarrito perché non sai come riorganizzare la tua vita. Vuoi sapere quali diritti hai in caso di perdita del lavoro e quali opportunità possono aprirsi.
La perdita del posto di lavoro rappresenta, senza dubbio, un evento traumatico per la vita della persona e della propria famiglia. Nel nostro Paese, infatti, siamo ancora affezionati al posto fisso e perdere il lavoro rappresenta una preoccupazione per molti italiani. Tuttavia, nel nostro ordinamento, è prevista una specifica tutela economica in caso di perdita involontaria dell’occupazione. È, dunque, importante che il lavoratore che resta disoccupato sappia quali sono gli strumenti che può utilizzare. Per questo, nel presente articolo, forniremo 5 consigli e strumenti per chi perde il lavoro.
Come vedremo, infatti, il lavoratore può ottenere un contributo economico mensile a carico dell’Inps in caso di perdita del lavoro contro la sua volontà. Inoltre, l’azienda che decide di assumere il lavoratore che ha perso il lavoro può ottenere degli incentivi economici e questo può favorire il reinserimento nel mercato del lavoro del disoccupato.
Indice
Quando si perde il lavoro?
La perdita del posto di lavoro può essere determinata dalla volontà del lavoratore. In questo caso, è il dipendente stesso a decidere di rassegnare le dimissioni e di porre fine al rapporto di lavoro. In tale ipotesi, si presume che la perdita del lavoro non sia un problema per il lavoratore. Un dipendente, infatti, solitamente, decide di dimettersi dal proprio posto di lavoro solo se ha già trovato un’altra occupazione o se ritiene, comunque, di poter gestire tale situazione.
In altri casi, invece, la perdita del lavoro è determinata da un evento estraneo alla volontà del lavoratore. In particolare, il lavoratore può essere licenziato dal datore di lavoro oppure può perdere il lavoro a causa dello spirare del termine apposto al contratto di lavoro a tempo determinato. In questi casi la perdita del lavoro avviene contro la volontà del lavoratore il quale si ritrova dall’oggi al domani, senza un’occupazione e senza il relativo reddito.
Vediamo 5 strumenti e consigli per chi perde il lavoro.
Chiedi l’indennità di disoccupazione
Se il rapporto di lavoro è terminato contro la tua volontà puoi avere diritto ad una speciale indennità mensile erogata dall’Inps detta indennità di disoccupazione o Naspi (nuova assicurazione sociale per l’impiego).
Per poter accedere alla Naspi, tuttavia, devi aver versato regolarmente i contributi sociali per almeno 13 settimane nei 4 anni che precedono la cessazione di lavoro e devi aver cumulato, nei dodici mesi che precedono l’inizio dello stato di disoccupazione, almeno 30 giorni di lavoro effettivo.
Per verificare se hai diritto alla Naspi e per inoltrare la relativa domanda all’Inps puoi rivolgerti ad un patronato.
Verifica se sei vincolato da un patto di non concorrenza
Prima di iniziare a inviare il tuo curriculum ad altre aziende, devi verificare se, nell’ambito del rapporto di lavoro che è cessato, avevi sottoscritto un patto di non concorrenza. In questo caso, infatti, potresti esserti impegnato a non lavorare con aziende in concorrenza con il tuo ex datore di lavoro per un certo periodo di tempo. Se violi questo patto potresti ricevere una richiesta di risarcimento del danno dal tuo ex datore di lavoro.
Verifica se si può impugnare il licenziamento
Se hai perso il lavoro a causa del licenziamento intimato dal datore di lavoro potresti avere diritto ad impugnare il recesso datoriale di fronte ad un giudice e ad ottenere una tutela, in caso di licenziamento illegittimo, che può andare dalla reintegrazione nel posto di lavoro al risarcimento del danno.
Per verificare se ci sono gli estremi per impugnare il licenziamento puoi rivolgerti all’ufficio vertenze di un sindacato o ad un avvocato.
Controlla se ci sono incentivi per la tua assunzione
Nel nostro ordinamento, sono previsti una serie di incentivi per le aziende che decidono di assumere disoccupati che hanno determinate caratteristiche.
Prima di mandare il tuo curriculum, quindi, è bene verificare se, nel tuo caso specifico, le aziende possono ottenere degli incentivi in caso di assunzione. Questa informazione, infatti, potrebbe essere importante per convincere le aziende ad assumerti.
Prepara un buon curriculum
Le aziende hanno bisogno di persone competenti e motivate e non assumono il personale per pietà o per compassione. Non pensare, quindi, che qualcuno ti assumerà in azienda solo perché comprende la situazione di disagio che stai vivendo.
Cerca di preparare un buon curriculum vitae che faccia capire quali sono i tuoi punti di forza e le tue competenze specifiche. Solo valorizzando le tue capacità potrai realmente risollevarti da questo momento di difficoltà e avere buone prospettive professionali per il futuro.