Al catasto risulta il vecchio proprietario: che fare?


Per aggiornare l’intestazione di un bene immobile al Catasto bisogna effettuare una correzione dei dati catastali oppure una voltura catastale.
Possiedi un appartamento in città. Utilizzando i servizi online dell’Agenzia delle Entrate – Territorio, hai scoperto che l’immobile è ancora accatastato a nome del precedente proprietario. Il notaio avrebbe dovuto aggiornare l’intestazione del bene quando lo hai acquistato ma qualcosa deve essere andata storta.
Ti stai, quindi, domandando: «Se al catasto risulta il vecchio proprietario, cosa fare?». Occorre cambiare l’intestazione dell’immobile mediante una correzione dei dati catastali oppure presentando una domanda di voltura catastale necessaria quando il trasferimento non è stato mai denunciato (voltura catastale di afflusso) oppure è stato correttamente effettuato presso l’Agenzia delle Entrate – Territorio ma non risulta agli atti della banca dati catastale (voltura catastale di afflusso preallineamento).
In generale, con la domanda di voltura il contribuente comunica all’Agenzia delle Entrate – Territorio che il titolare di un determinato diritto reale su un bene immobile è cambiato ovvero non è più la stessa persona bensì un’altra come avviene per esempio dopo il passaggio di proprietà di una casa oppure nell’ipotesi di trasferimento di un usufrutto o a seguito di una successione. Il modello di voltura deve essere presentato, quindi, per aggiornare le intestazioni catastali così che l’Amministrazione finanziaria possa adeguare le relative situazioni patrimoniali.
Indice
- 1 Come avviene l’aggiornamento mediante la correzione dei dati catastali
- 2 Cosa serve per presentare la domanda di correzione dei dati catastali
- 3 Come avviene l’aggiornamento mediante una voltura catastale
- 4 Cosa fare prima di presentare una domanda di voltura?
- 5 Quanto costa una voltura catastale
- 6 Ritardata denuncia di voltura: quali sono le sanzioni?
Come avviene l’aggiornamento mediante la correzione dei dati catastali
Se sono stati commessi degli errori nella lavorazione della domanda di voltura catastale e si è in possesso della relativa nota di deposito, va proposta un’istanza di rettifica dei dati catastali. In tal caso, va allegata anche la ricevuta di versamento dei tributi in modo da non doverli pagare di nuovo.
La domanda di correzione può essere presentata presso gli uffici provinciali dell’Agenzia delle Entrate – Territorio. In alcuni casi, è possibile utilizzare anche il servizio online “contact center”.
Il richiedente deve indicare:
- le proprie generalità;
- i dati catastali dell’immobile;
- la situazione riscontrata;
- le notizie utili alla correzione dell’errore.
In particolare, gli errori sulla persona a cui è intestato l’immobile possono riguardare:
- il cognome e nome (per le aziende “denominazione”);
- il codice fiscale;
- il luogo e la data di nascita (per le aziende “sede legale”);
- i diritti e la quota di possesso.
Cosa serve per presentare la domanda di correzione dei dati catastali
Per presentare l’istanza di correzione dei dati catastali bisogna disporre:
- dell’identificativo catastale dell’immobile (foglio, particella, subalterno), ricavandolo da una visura catastale;
- degli estremi dell’atto notarile di acquisto (o altro atto pubblico), oppure della dichiarazione di successione, della domanda di voltura catastale, della denuncia al catasto di nuova costruzione o di variazione. Questi dati si possono desumere dai documenti citati (atto notarile, successione, ecc.).
Come avviene l’aggiornamento mediante una voltura catastale
Se, invece, il bene immobile risulta ancora intestato al vecchio proprietario perché il trasferimento non è stato mai denunciato oppure non è stato inserito nella banca dati catastale, bisogna effettuare un aggiornamento dell’intestazione mediante una voltura catastale. In questo caso, però, vanno pagati di nuovo i tributi catastali.
L’istanza va presentata presso l’ufficio provinciale dell’Agenzia delle Entrate -Territorio oppure va spedita per posta raccomandata o per posta elettronica certificata all’indirizzo pec dell’ufficio provinciale – Territorio competente.
La domanda può essere compilata in due differenti modi:
- utilizzando il software “voltura” e presentando il supporto informatico allo sportello dell’ufficio competente, contenente il modello digitale della domanda e la stampa dello stesso datato e firmato. Nella prima pagina del modello vanno inseriti i dati relativi al dichiarante, cioè colui che poi firmerà il documento da presentare presso il Catasto (solitamente è il proprietario). Poi, vanno inseriti i dati relativi al titolo da volturare (ad esempio l’atto di compravendita, la successione, l’usucapione) con i relativi dati di registrazione e descrizione dell’atto. Quindi, va compilata la parte relativa ai dati dei titolari (nome, cognome, data e luogo di nascita), al codice fiscale, al diritto che si possiede sull’immobile (proprietà, usufrutto, ecc.) e alla relativa quota di possesso. In ultimo, si inseriscono i dati catastali (foglio, particella ed eventuale subalterno) dell’immobile oggetto della voltura;
- in alternativa, compilando il modello cartaceo, reperibile sul sito e presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate – Territorio.
L’Agenzia delle Entrate – Territorio entro 15 giorni dalla data di presentazione della domanda di voltura, procede all’aggiornamento dei dati catastali nei suoi archivi informatici.
Alla domanda di voltura va allegata la copia in carta libera dell’atto che ha dato origine all’istanza stessa. Se l’istanza viene inviata a mezzo servizio postale vanno allegati anche:
- la ricevuta di pagamento dei tributi catastali, effettuato su conto corrente postale;
- una fotocopia del documento di identità in corso di validità dell’istante;
- la busta affrancata per la restituzione della ricevuta;
- il proprio recapito (posta elettronica, numero telefonico) e il domicilio per eventuali comunicazioni.
Cosa fare prima di presentare una domanda di voltura?
Per evitare che si possano determinare delle incongruenze al momento della registrazione della domanda di voltura, è opportuno fare un visura catastale prima della presentazione dell’istanza. In tal modo, è possibile verificare che nella banca dati risultino registrate le precedenti variazioni catastali. A tal fine, si può richiedere la visura catastale presso qualsiasi ufficio provinciale – Territorio, sportello catastale decentrato, Sportello Amico (attivo negli uffici postali) oppure per via telematica tramite i servizi online del sito dell’Agenzia delle Entrate.
Quanto costa una voltura catastale
Per presentare una domanda di voltura catastale vanno versati:
- 55,00 euro a titolo di tributo speciale catastale;
- 16,00 euro per imposta di bollo per ogni 4 pagine della domanda.
Gli importi possono essere pagati direttamente allo sportello dell’ufficio, esclusivamente con modalità diverse dal contante, utilizzando carte di debito o prepagate oppure apponendo sulla domanda i contrassegni denominati “marca servizi” e “marca da bollo”, che si trovano presso i rivenditori autorizzati, per versare rispettivamente i tributi speciali catastali e l’imposta di bollo.
Altresì, è possibile presentare la ricevuta del versamento eseguita sul conto corrente postale dell’ufficio o tramite il modello F24 Elide.
Ritardata denuncia di voltura: quali sono le sanzioni?
In caso di presentazione della domanda di voltura in ritardo (nella specie, la stessa va presentata entro 30 giorni dalla registrazione dell’atto dal quale consegue il cambio di intestazione della proprietà), è prevista una sanzione pari a 15,00 euro più gli interessi di mora calcolati secondo quanto annualmente stabilito dal ministero delle Finanze attraverso appositi decreti pubblicati in Gazzetta Ufficiale.