Quello che si immaginava, sta accadendo: la seconda ondata di Coronavirus incrocia la stagione di febbre, mal di gola e raffreddore. Il picco sarà a dicembre.
La pandemia che non dà tregua, la stagione dell’influenza che inizia e i cui sintomi sono gli stessi del Covid, la mancanza di un’adeguata quantità di dosi di vaccino: un concentrato di problematiche per le quali, al momento, non c’è soluzione.
«Siamo fortemente preoccupati per un picco dell’influenza a fino dicembre», ha detto Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo), non riuscendo a nascondere la sua angoscia a RaiNews24.
Mentre si diffonde la buona notizia dell’efficacia del vaccino Pfizer contro il Coronavirus, quella meno buona riguarda l’altro vaccino, l’antinfluenzale. In molte parti d’Italia, si registrano carenze, soprattutto in Lombardia, Campania e Sicilia.
«A oggi i vaccini antinfluenzali non sono disponibili in nessuna farmacia di Palermo, ma il problema è a livello provinciale e anche regionale. Sono arrivate dosi insufficienti, parliamo di appena 12-13 a farmacia», ha spiegato all’Adnkronos Salute Roberto Tobia, presidente di Federfarma Palermo.
Idem a Napoli: le 11 dosi che la Regione ha distribuito a circa 1600 punti vendita sono terminate in un’ora. Al momento, è il farmaco più richiesto.
Stesso quadro, sempre all’agenzia di stampa, lo traccia Annarosa Racca di Federfarma Lombardia: non si riesce a soddisfare la domanda, che è altissima, anche perché, come sottolinea Racca, la vaccinazione «è consigliata da tutti i virologi», dal momento che la stagione influenzale, quest’anno, coincide con la nuova ondata di Coronavirus.
Oltre alle categorie a rischio, in molti vorrebbero vaccinarsi ma servirebbero almeno trenta dosi per ogni farmacia e, al momento, questa disponibilità non c’è.