Covid: il nuovo piano del Viminale sui controlli


La circolare del ministero dell’Interno ai prefetti: intervenire in modo più efficace e chiudere, se necessario, strade e piazze delle città.
Parte la linea dura del ministero dell’Interno contro chi trasgredisce le norme anti-Covid dettate dall’ultimo Dpcm. Il Viminale ha inviato ai prefetti una circolare in cui si chiede di «intervenire in modo efficace e tempestivo sulla prevenzione degli assembramenti, a seguito dell’elevato numero registrato sul territorio nazionale nell’ultimo fine settimana e delle preoccupanti percentuali di inosservanza dell’obbligo di utilizzo delle mascherine».
Il ministero diretto da Luciana Lamorgese chiede di «convocare in via d’urgenza i comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica al fine di programmare controlli più serrati e concordare con i sindaci l’utilizzo degli strumenti per il contenimento del fenomeno, in vista dei prossimi weekend. A partire – si legge nella circolare – dall’applicazione delle misure indicate nell’ultimo Dpcm sull’interdizione di strade o piazze potenzialmente interessate da assembramenti che, come specificato con la circolare del 20 ottobre 2020, può anche avvenire attraverso il contingentamento degli accessi».
Va ricordato che chi esce di casa senza un valido motivo di lavoro, di scuola di salute o per urgente necessità rischia una sanzione da 400 a 1.000 euro, che può raddoppiare in caso di recidiva. Se la multa viene pagata entro cinque giorni si può beneficiare di uno sconto del 30%, quindi il minimo sarebbe comunque di 280 euro. Sanzioni anche per chi, tra le altre cose, non indossa la mascherina, per chi viola l’orario del coprifuoco o per chi non rispetta il divieto di assembramento o il distanziamento sociale.
Gli agenti sono stati muniti dei modelli di autocertificazione, che devono essere compilati qualora i cittadini fermati per il controllo ne siano sprovvisti. Per chi non osserva la dovuta quarantena dopo essere stato trovato positivo, è prevista la denuncia penale con l’arresto da 3 a 18 mesi e la multa che va da 500 a 5.000 euro.
Dovrei andare a ritirare le ceneri di un mio famigliare nei prossimi giorni, questo è ritenuto un valido motivo per uscire di casa?