Covid: ecco le nuove restrizioni in altre Regioni


Da domani in Veneto e da sabato in Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia nuove misure restrittive. Vietate le passeggiate in città e negozi chiusi la domenica.
Come previsto, sono arrivare oggi le ordinanze dei presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia e Veneto con misure più restrittive per contenere la diffusione del Covid. I provvedimenti, adottati d’intesa tra i tre governatori, hanno ricevuto il via libera dal ministro della Salute, Roberto Speranza, ed entreranno in vigore domani, venerdì 13 novembre, in Veneto e sabato 14 novembre in Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. Resteranno validi fino al 3 dicembre.
Nelle tre Regioni vengono adottate queste misure:
- chiusura dei negozi nei giorni festivi, ad eccezione di farmacie, parafarmacie, edicole ed alimentari;
- chiusura delle medie e grandi aree di vendita nei giorni festivi e prefestivi;
- ingresso in qualsiasi esercizio di vendita (quindi, compresi i supermercati) di un solo componente per nucleo familiare, a meno che ci sia l’esigenza di accompagnare una persona con difficoltà o minore di 14 anni;
- stop ai mercati in area pubblica o privata, a meno che ci siano delle autorizzazioni specifiche da parte dei Comuni;
- divieto di consumazione di cibi o bevande in area pubblica o aperta al pubblico;
- obbligo di servire consumazioni dalle 15 alle 18 soltanto al tavolo;
- consentita (e fortemente raccomandata) la consegna di cibo e bevande a domicilio;
- sospese nelle scuole primarie e secondarie le lezioni di educazione fisica, di canto e di strumenti a fiato;
- revisione della capienza dei mezzi di trasporto pubblico, che dovranno adattarsi al massimo del 50% previsto, peraltro, dal Dpcm del 3 novembre;
- accesso agli impianti sportivi per assistere agli eventi solo con un test negativo effettuato non prima di 72 ore;
- obbligo di indossare sempre le mascherine, anche all’aperto, ad eccezione dei bambini minori di 6 anni, di chi fa attività sportiva intesa, di disabili, assistenti e persone che hanno una patologia incompatibile con l’uso del dispositivo. Se la mascherina dovrà essere abbassata per mangiare o per fumare, dovrà essere garantita la distanza di sicurezza di almeno un metro. La mascherina è obbligatoria anche nei mezzi di trasporto pubblico ed in quelli privati se si viaggia con persone non conviventi;
- divieto di passeggiare nelle vie e nelle piazze delle città e nelle aree affollate;
- consentita l’attività sportiva e motoria e le passeggiate nei parchi pubblici e nelle aree rurali, purché venga rispettato il distanziamento di almeno 2 metri per lo sport e un metro per il resto degli spostamenti.
I sindaci potranno adottare ulteriori misure più restrittive, come già successo in alcune delle principali città italiane (leggi anche I lockdown attivi in alcune città).