Secondo il governatore, la regione non sta ricevendo l’aiuto richiesto. In più, circolano informazioni non corrispondenti al vero sulla gestione dell’emergenza.
«Sciacallaggio». Così il presidente della Campania Vincenzo De Luca definisce il trattamento riservato alla sua regione in queste settimane. De Luca ne ha parlato in un infuocato post sul suo profilo Facebook.
«Continua lo sciacallaggio contro la Campania – ha scritto -. Prosegue una intollerabile campagna contro la sanità della Campania. Si sta diffondendo la notizia che l’Esercito verrà a montare un ospedale da campo nella nostra regione. Nessun ospedale da campo verrà in Campania. L’unica nostra richiesta è da tempo l’invio di medici e, da questo punto di vista, le risposte non sono arrivate. Il resto è sciacallaggio».
La notizia dell’ospedale da campo in Campania si era diffusa ieri sera, dopo la riunione tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i capi delegazione delle forze di maggioranza. Era spuntata l’ipotesi di un intervento dell’Esercito e della Protezione civile a Napoli, non per problemi di ordine pubblico ma per alleggerire la pressione sulle strutture sanitarie, anche attraverso la messa a punto di ospedali da campo.
«Siamo lo Stato e se ci sono segnalazioni diffuse di criticità sulle strutture sanitarie della città di Napoli serve dare un segnale», avrebbe detto Conte nel corso della riunione.
Domani, intanto, verrà deciso in quale zona – rossa, arancione o gialla – inserire la Campania. «Vedremo il monitoraggio di domani e poi si deciderà quale colore per la Campania e per altre regioni – ha detto il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, intervistato stamattina all’Aria che tira, su La 7 -. Le misure arriveranno tra sabato e domenica, ma si daranno sempre 24 ore di tempo dopo l’ordinanza del ministro della Salute per l’organizzazione territoriale».