Covid: si può fare la spesa fuori Comune?


Nelle zone rosse, è vietato uscire ai confini municipali, con rare eccezioni. Una di queste dà la possibilità di risparmiare in un altro supermercato.
Il Dpcm del 3 novembre, in vigore fino al 3 dicembre, vieta nelle zone rosse di uscire dal proprio Comune di residenza, se non per motivi di lavoro, di salute o di comprovata necessità. Nelle «comprovate necessità» rientra anche quella di dover usufruire di un servizio non presente nel luogo in cui si abita. Ciò significa, a priori, che se nel Comune di residenza c’è un supermercato occorrerà andare lì a fare la spesa. Sarebbe, dunque, vietato andare al supermercato di un Comune più o meno vicino a casa, anche se è quello più conveniente.
In realtà, non sempre le cose stanno così perché, in pratica, verrebbe istituito un divieto di risparmio per le famiglie, molte delle quali sono già provate dalla crisi economica generata dal Covid (cassa integrazione, impossibilità di esercitare la propria attività, congedi pagati al 50%, ecc.). Ad esempio, i sindaci della Versilia – come riporta il quotidiano Il Tirreno – hanno letto la normativa in modo diverso. Come noto, la Versilia, facente parte della Toscana, è appena diventata zona rossa. I primi cittadini, però, «ritengono che determinate e limitate categorie di cittadini possano autocertificare la necessità di rivolgersi per gli acquisti di beni di prima necessità a negozi del canale discount non presenti sul territorio del proprio Comune ove sia possibile beneficiare di prezzi mediamente più bassi rispetto a quelli praticati nei supermercati o nei negozi tradizionali del proprio Comune».
I sindaci si rifanno alle Faq del ministero della Salute nel tentativo – scrivono – di «dare risposta alle esigenze di precise fasce della popolazione in oggettivo e comprovato stato di necessità economica». Il passaggio della norma preso in considerazione è quello secondo cui «gli spostamenti verso Comuni diversi da quello in cui si abita sono vietati, salvo che per specifiche esigenze o necessità. Fare la spesa rientra sempre fra le cause giustificative degli spostamenti. Laddove, quindi, il proprio Comune non disponga di punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti una disponibilità, anche in termini di maggiore convenienza economica, di punti vendita necessari alle proprie esigenze, lo spostamento è consentito, entro tali limiti, che dovranno essere autocertificati».
In conclusione: se il supermercato che si trova lontano qualche chilometro consente di risparmiare rispetto a quello che si trova vicino a casa, è consentito andare a fare la spesa fuori Comune, purché, oltre ai sacchetti della spesa, si porti dietro anche l’autocertificazione.