Il nuovo commissario, che avrebbe dovuto occuparsi dell’emergenza Coronavirus nella Regione, ha rinunciato all’incarico.
Giuseppe Zuccatelli si è dimesso da commissario alla Sanità della Calabria. La notizia è di oggi pomeriggio. Ha comunicato la sua decisione dopo una telefonata del ministro della Salute Roberto Speranza. È stato lui a chiedergli un passo indietro. Zuccatelli conferma.
«Mi sono dimesso da Commissario ad acta della Sanità della Regione Calabria – ha dichiarato alla stampa -. Me l’ha chiesto il ministro della Salute Roberto Speranza e come avevo già anticipato durante l’intervista a Buongiorno regione, ho rassegnato le dimissioni».
Il motivo è nel video che lo «incastrava». Zuccatelli è stato filmato nell’atto di affermare che le «mascherine non servono a un c…» e che la trasmissione del virus può avvenire, al massimo, se si bacia un positivo con la lingua per un quarto d’ora. Un atteggiamento «negazionista» che gli è costato caro.
«Ho fatto una gaffe ed è giusto che paghi – ha aggiunto -. Spero che chi ha commesso o detto delle idiozie, in passato, faccia la stessa cosa».
Il copione, in effetti, è già visto: Zuccatelli è subentrato a Saverio Cotticelli, costretto a rinunciare all’incarico dopo un’imbarazzante intervista rilasciata alla nuova trasmissione di Rai3 Titolo V. Nel colloquio con i giornalisti, aveva sostenuto che il piano anti Covid da applicare sul territorio regionale non fosse di sua competenza.
«Sono stato nominato commissario, ma non mi è stato ancora notificato il decreto, dunque non sono in grado di svolgere le mie funzioni» aveva detto Zuccatelli, qualche ora prima di essere raggiunto telefonicamente da Speranza.
Ora, non resta che trovare un sostituto. Da più parti è stato fatto il nome del fondatore di Emergency Gino Strada, sarebbero in particolare i Cinque Stelle a volerlo al timone della sanità calabrese.
Strada, in un post su Facebook, ha spiegato qual è lo stato dell’arte. «Una settimana fa ho ricevuto la richiesta da parte del Governo di impegnarmi in prima persona per l’emergenza sanitaria in Calabria – ha scritto sulla sua pagina -. Ho chiesto alcuni chiarimenti sul mandato e sulle modalità di lavoro, ponendo una condizione fondamentale: non sono disponibile a fare il candidato di facciata né a rappresentare una parte politica, ma metterei a disposizione la mia esperienza solo se ci fossero la volontà e le premesse per un reale cambiamento. Dopo quei primi colloqui non mi è stata fatta alcuna proposta formale».
Strada si è detto disponibile, come tutti devono essere in questo momento, specie chi esercita la professione di medico. «Non voglio alimentare l’equivoco di una mia indecisione – si legge, ancora, sul post – da medico, ritengo che in un momento di grave emergenza sanitaria per il nostro Paese, tutti debbano dare una mano e con questo spirito avevo messo a disposizione il lavoro mio e di Emergency che già opera da 15 anni in molte regioni italiane, Calabria inclusa».
Ha ringraziato le tante persone che lo stanno sostenendo. Ma una proposta ufficiale, come ha in prima persona precisato, non c’è ancora stata.
In molti, in queste ore, ritengono si possa andare verso la nomina di Eugenio Gaudio, ex rettore dell’Università La Sapienza di Roma.